Ferrari in pole position sul Ftse Mib dopo la trimestrale. Spazio per acquistare?

Aggiornamento del

Grande effervescenza sul titolo Ferrari nel primo pomeriggio. Il Cavallino sta segnano un apprezzamento di oltre 4 punti percentuali che vale la pole position sul Ftse Mib. Molto interessante evidenziare che il verde di Ferrari è il solo realmente convincente visto che, la seconda migliore quotata della seduta, Diasorin, sta registrano una progressione di appena un punto percentuale. Insomma, proprio come dovrebbe avvenire in pista, Ferrari stacca tutti e consolida il suo primato sul paniere di riferimento.

Il rally è un effetto della pubblicazione dei conti trimestrali del gruppo. Contrariamente a quello che alcuni analisti avevano ipotizzato alla vigilia dell’appuntamento con la trimestrale, quindi, l’impatto dei risultati non era niente affatto inglobato nelle valutazioni attuali della Rossa.

Ma andiamo con ordine partendo proprio dall’analisi dei risultati per poi passare a quella del titolo.

Trimestrale Ferrari nel dettaglio

Ferrari ha chiuso il primo trimestre 2023 con ricavi e redditività in forte aumento. Questa è ovviamente una prima buona notizia. Ve ne è poi anche una seconda ossia il fatto che siano state confermate le stime già elaborate per l’interno anno in corso.

Scendendo nello specifico, i ricavi netti di Ferrari sono stati pari a 1,43 miliardi di euro, in aumento del 20,5 per cento rispetto agli 1,19 miliardi che erano stati ottenuti nei primi tre mesi dell’esercizio precedente. A cambi costanti il rialzo sarebbe stato del 17,9 per cento. In aumento anche il margine operativo lordo adjusted che è salito del 27 per cento a quota 537 milioni di euro. A causa dell’aumento del MOL adjusted anche la marginalità ha registrato un apprezzamento attestandosi al 37,6 per cento.

Scendendo nel conto economico, il risultato operativo adjusted è stato pari a 385 milioni di euro con una progressione del 25,3 per cento su base annua e un margine sui ricavi che è passato al 26,9 per cento dal 25,9 per cento del primo trimestre di un anno fa.

Ferrari ha chiuso il primo trimestre con un utile netto pari 297 milioni di euro, in aumento del 24 per cento rispetto ai 239 milioni di euro che erano stati contabilizzati nello stesso periodo dell’anno scorso.

Per quello che riguarda la posizione finanziaria, a fine marzo 2023 l’indebitamento netto di Ferrari era pari a 53 milioni di euro, in ribasso dai 207 milioni di euro di inizio anno.

C’è ancora spazio per comprare azioni Ferrari?

Come abbiamo già anticipato in precedenza, il consiglio di amministrazione di Ferrari ha anche confermato la guidance 2023. La Rossa ora prevede di chiudere l’anno con ricavi pari a 5,7 miliardi di euro e un margine operativo lordo adjusted che dovrebbe collocarsi tra i 2,13 miliardi e il 2,18 miliardi di euro (dato da cui si desume una marginalità in area 38 per cento). Il risultato operativo adjusted dovrebbe collocarsi nel range tra gli 1,45 miliardi e gli 1,5 miliardi di euro, mentre l’utile netto per azione adjusted è visto tra i 6 e i 6,2 euro.

Le stime sono quindi incoraggianti. Le azioni Ferrari oggi scambiano a 265,30 euro. Grazie all’apprezzamento la performance su base annua è quindi aggiornata su un verde del 30 per cento. Rispetto ad un mese fa le quotazioni di Ferrari sono più alte del 7 per cento.

Il consensus degli analisti raccolto da Bloomberg mette in risalto un sostanziale equilibrio tra i rating buy Buy (che rappresentano il 54,2 per cento) e i posizionamenti non positivi (gli hold sono il 37,5 per cento e i sell l’8,3 per cento).

La media dei target price a 12 mesi su Ferrari leggermente più alta di 262 euro. Praticamente siamo su livelli più bassi delle quotazioni attuali. Del resto per molti analisti, Ferrari non avrebbe dovuto avere alcun impatto dai conti del trimestre essendo il loro effetto già scontato e invece, come si può vedere dall’andamento odierno del titolo, è in atto un rally. Difficile però ipotizzare che il trend possa proseguire anche perchè le azioni Ferrari sono quelle che sul Ftse Mib negli ultimi 5 anni hanno avuto il rendimento migliore.

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