Analisi settimanale, i temi caldi 22-26 ottobre: Brexit, guerra commerciale Usa-Cina e tensione UE-Italia

Per quello che riguarda le novità sulla Brexit, è ovvio che un’assenza di sviluppi al vertice UE probabilmente andrà a determinare un aumento di tensione sulla GBP con l’amministrazione britannica che moltiplicherà gli sforzi per trovare una soluzione al problema del confine irlandese che viene considerato come l’ostacolo di più difficile superamento per arrivare ad un accordo sulla Brexit. Il conflitto all’interno dell’amministrazione britannica sulla Brexit continuerà probabilmente ad aggiungere ulteriori problemi alla sterlina. I negoziatori dell’Unione europea, intanto, provano a ridurre le paure del mercato. Per quanto riguarda la guerra commerciale Usa-Cina, le posizioni sembrano essere ferme e consolidate. Il Presidente degli Stati Uniti Trump non è in grado di sostenere una soluzione a questo stato dei fatti prima delle elezioni di mid-terms, con le possibilità di nuovi dazi che salgono dal 10% al 25% su 200 miliardi di dollari. Con l’economia cinese che segna l’estensione più lenta dal 2009, Pechino potrebbe prendere in considerazione la possibilità di rinnovare la sua posizione. 

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Il sentiment della scorsa settimana

Lo scorso giovedì il prezzo del petrolio Usa è sceso al minimo su quasi 5 settimane di 68,48 dollari al barile, perdendo oltre 8 al barile dal massimo su quattro anni raggiunto in precedenza a quota 76,89 dollari. Nel frattempo, giovedì, il greggio Brent è sceso a 78,68 dollari al barile, il 9,3% in meno dal suo massimo da 4 anni a 86,74 dollari raggiunto lo scorso 3 ottobre. Per quello che riguarda le criptovalute, abbiamo visto il ribasso del prezzo del Bitcoin che giovedì ha segnato un calo dell’1,80% rispetto al calo dello 0,27% di mercoledì, per chiudere la giornata a 6,613.2 dollari. 

Analisi settimana 22-26 ottobre

Per quello che riguarda il problema dell’Italia, la Commissione dell’Unione Europea potrebbe essere tentata di cambiare atteggimento per evitare che si possa ripresentare quanto avvenuto tre anni fa all’epoca della crisi greca. A svolgere i mercati potrebbe essere non solo la Commissione europea ma anche l’andamento del cambio Euro Dollaro con il discorso del presidente della BCE Draghi sul bilancio. Spostandoci in Medio Oriente, le sanzioni saudite sono balzate al centro dell’attenzione questa settimana dopo la conferma dell’omicidio di Kasogi nell’ambasciata saudita. Le modalità con cui gli Stati Uniti risponderanno all’ammissione avranno un impatto importante sui prezzi del greggio e rischiano di andare ad influenzare mercato generale. Il clima di tensione in Medio Oriente sarà una variabile da tenere in debita considerazione. 

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