Analisi tecnica prezzo petrolio e oro: previsioni quotazioni e strategia long/short settimana 15-19 ottobre

Il prezzo del petrolio e quello dell’oro hanno registrato movimenti molto significativi nell’ultima Ottava. Il dinamismo registrato dagli asset non è passato inosservato e ha determinato un forte interesse da parte degli investitori. Per capire quale passa essere la direzione di petrolio e oro nella settimana 15-19 ottobre è necessario ricorrere all’analisi tecnica.

ANALISI TECNICA PETROLIO

Di seguito l’analisi tecnica sulla quotazione petrolio per la settimana 15 – 19 ottobre.

PREZZO DEL PETROLIO SUI MINIMI A TRE SETTIMANE INDEBOLITO DA AUMENTO SCORTE USA

Bilancio settimanale in rosso per il prezzo del petrolio WTI, che ha lasciato sul terreno quasi 4 punti percentuali, a fronte di un close di ottava a 71,48 dollari. La quotazione petrolio pertanto sui minimi a 3 settimane, in lieve recupero nella seduta dello scorso Venerdì ( +0,72% ) dopo essere scese a quota 70,51 dollari.

LE NOTIZIE PIU’ IMPORTANTI PER IL PREZZO DEL PETROLIO

Prezzo dell’oro nero che ad inizio ottava era stato supportato dalle conferme dell’ Arabia Saudita di essere in grado di riuscire ulteriormente ad aumentare la propria produzione, facendo lievitare per il prossimo mese il proprio output, portandolo a 10,7 milioni di barili giornalieri. Quotazioni del greggio che inoltre hanno beneficiato della chiusura cautelativa di alcuni impianti petroliferi nel Golfo del Messico, dopo l’ arrivo dell’ uragano Michael.

Nel frattempo l’ Agenzia Internazionale dell’ Energia (AIE) ha esortato l’ OPEC e gli altri maggiori paesi produttori che non fanno parte del cartello ad aumentare la produzione, lanciando un alert in cui si osserva che prezzi così elevati della materia prima potrebbero danneggiare l’ economia globale. L’ AIE ha inoltre reso noto che l’ offerta di petrolio al momento risulta essere adeguata e che la domanda è attesa in lieve rallentamento. Fatih Birol, direttore esecutivo dall’ AIE ha dichiarato in un‘ intervista televisiva che “ i mercati stanno entrando in una zona rossa e la situazione si sta facendo rischiosa “.

Intanto la sigla che raccoglie alcuni tra i maggiori Paesi produttori di petrolio ha rivisto al ribasso le proprie stime sulla crescita della domanda sia per l’ anno in corso che per il 2019. Il consueto report mensile diffuso dall’ OPEC ha infatti rivelato il taglio di di 80 mila barili giornalieri della crescita della domanda globale, portandola a1,54 milioni di barili al giorno. La correzione è stata motivata con il sorgere di possibili ostacoli alla crescita economica globale che pertanto potrebbero limitare la domanda della materia prima.

I DATI SULLE SCORTE SETTIMANALI DI PETROLIO USA

Greggio in calo dopo il nuovo aumento delle scorte settimanali di petrolio Made in USA, che secondo il rapporto EIA ( Energy Information Administration ), nella settimana terminata il 5 Ottobre, hanno evidenziato una crescita di 6 milioni di barili, ben oltre i +2,2 milioni di barili indicati dagli analisti. In salita di 0,6 milioni di unità gli stock di benzina ( attese -0,1 milioni di unità ), mentre le scorte di distillati sono scese di 2,7 milioni di unità ( consensus -2, milioni di unità ). Le anticipazioni targate API ( American Petroleum Institute avevano invece evidenziato scorte in crescita di 9,75 milioni di barili; stock di benzina in aumento di 3,35 milioni di unità e scorte di distillati in calo per 2,7 milioni di unità.

PREVISIONE SETTIMANALE DI TRADING SUL PETROLIO

Buono il bilancio settimanale realizzato dal nostro sistema operativo con sottostante il WTI, che ha centrato 4 obiettivi indicati dalla strategia Short: 2 nella versione Intraday e 2 nella versione Over; nonché il primo target price evidenziato dalla strategia Long Intraday.

La strategia rialzista suggerisce di aprire posizioni Long nel caso in cui si registri un close orario maggiore di 71,96 $; Target Price attesi in area 72,40 e 73,13 dollari; Stop Loss nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 71,25 $. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 73,13 $, per sfruttare possibili allunghi fino a 73,86 e 74,32 dollari; Stop Loss in caso di ritorno sotto 71,96 $ in chiusura di candela oraria. Ed ancora Long sulla forza, in caso di break-out rialzista di 74,32 $ confermato in chiusura oraria, per accompagnare gli acquisti fino a 74,78 e 75,25 dollari, estesi a 75,99 $; Stop Loss in caso di ritorno sotto 73,13 $ in chiusura di candela oraria. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 67,86 $, per sfruttare possibili veloci rimbalzi in area 68,54 e 69,6 dollari, estesi a 70,10 $, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 67 $.

La strategia ribassista, invece, consiglia di attivare posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 71,25 $, per sfruttare eventuali discese in 70,80 e 70,10 dollari; Stop Loss in caso di ritorno oltre 71,96 $ in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera inferiore a 70,10 $,per anticipare possibili cali fino a 69,66 e 68,97 dollari; Stop Loss nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 71,25 $. Ed ancora, Short nel caso in cui la pressione in vendita dovesse spingersi sotto 68,97 $ in chiusura di candela oraria, per accompagnare le vendite fino a quota 68,54 e 67,86 dollari, estese a 67,20 $; Stop Loss in caso di ritorno oltre 70,10 $ in close orario. Suggeriti Short Speculativi in caso di allungo in area 75,99 $, per cercare di sfruttare eventuali pull-back di prezzo in area 75,25 e 74,78 dollari, esteso a 73,86 $; Stop Loss nel caso in cui si registri una chiusura oraria oltre quota 76,75 $.

ANALISI TECNICA ORO

Di seguito l’analisi tecnica sulla quotazione oro per la settimana 15 – 19 ottobre. 

L’ ORO RECUPERA TERRENO RIPORTANDOSI SOPRA AREA 1.220 DOLLARI SOSTENUTO DA RITORNO AVVERSIONE AL RISCHIO

Decisa spinta al rialzo per la quotazione oro, che complice il ritorno dell’ avversione al rischio verso indici azionari di Wall Street, si è spinto fino ad un top intraday a 1.224,60 dollari l’ oncia, per poi chiudere l’ ottava a quota 1.221,60 dollari. Il bilancio a 5 sedute ha invece registrato un aumento dell’1,8%. Nella seduta dello scorso Giovedì i principali listini azionari della borsa newyorkese hanno conosciuto il peggior calo settimanale dal 2016.

LE NEWS ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER I PREZZI DELL’ ORO

Oro in ripresa grazie alla debolezza del dollaro, su cui hanno pesato le dure critiche di Trump rivolte alla FED, contro cui il presidente statunitense ha rivolto affermazioni molto pesanti, accusando l’ istituto centrale americano di bloccare la crescita del paese con una politica sui tassi molto aggressiva. Oro sostenuto anche dalla revisione al ribasso delle stime di crescita mondiale per il 2018 ed il 2019, da parte del Fondo Monetario Internazionale, che al tempo stesso ha corretto al ribasso le proprie attese sulla crescita sulla crescita economica per il 2019 di Stati Uniti e Cina, per colpa del conflitto commerciale in atto tra i due Paesi.

La settimana macro statunitense si è aperta con l’ aumento fatto registrare dall’ indice grezzo dei prezzi alla produzione, che a Settembre sono cresciuti dello 0,2% su base mensile, in linea con le attese degli analisti, ed in ripresa rispetto al -0,1% di Agosto. La lettura congiunturale dell’ indice PPI ha invece rivelato un +2,6%, in lieve calo rispetto al +2,7% pronosticato dagli analisti. L’ indicatore “ Core “ al netto di energia ed alimentari ha invece espresso un aumento dello 0,2% su base mensile, mentre su base annua la crescita si è assestata al +2,5%. Entrambe le letture Core sono state in linea con il consensus medio atteso dal mercato.

Segno “ più “ per le scorte all’ ingrosso di Agosto, che nella lettura finale rilasciata dal Dipartimento per il Commercio USA sono lievitate dell’1%, in salita rispetto al +0,8% della rilevazione flash. Si allunga la striscia di aumenti dopo il +0,6% registrato a Luglio.

Battuta d’ arresto per il saldo delle nuove richieste di mutui ipotecari, che secondo il report diffuso dalla Mortgage Bankers Association ( MBA ), nella settimana terminata il 5 Ottobre sono diminuiti dell’1,7%, dopo la variazione nulla della precedente ottava.

Oro in netto recupero su calo del biglietto verde (cambio Euro Dollaro) dopo la frenata registrata dall’ inflazione statunitense nel mese di Settembre, aumentata dello 0,1% contro il +0,2% del mese di Agosto. I pronostici degli analisti, invece, erano per una crescita stabile sui livelli della precedente stima. Su base annua, invece, l’indice dei prezzi al consumo ha invece fatto registrare una crescita del 2,3% a dispetto di un aumento del 2,7% della precedente rivelazione. Gli analisti, invece, avevano stimato un progresso congiunturale del 2,4%. La lettura “ Core “, che non tiene conto dei prezzi di beni alimentari ed energetici, su base mensile è salita dello 0,1% ( attese +0,2% ), mentre su base annua ha invece mostrato un aumento del 2,2%, contro un incremento del 2,3% del consensus. Dalla nota rilasciata dal Dipartimento per il Commercio emerge che il rallentamento dei prezzi al consumo lo scorso mese è stato principalmente causato dal minor prezzo dei prodotti legati all’ energia e dal minor aumento dei costi delle locazioni immobiliari.

Lettura in aumento per la stima settimanale delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, che al 6 Ottobre si sono assestate a 214 mila unità, in aumento di 7 mila unità a 207 mila unità, rispetto alla precedente rilevazione. I pronostici degli analisti, invece, erano per saldo stabile a 207 mila unità. La media mobile mensile, indicatore più preciso, poiché meno volatile rispetto alle singole rilevazioni settimanali, si è invece portata a 209.500 unità, in aumento di 2.500 unità, rispetto alla precedente lettura. Il Dipartimento per il Lavoro ha inoltre reso noto che il totale dei richiedenti indennità, nella settimana terminata il 29 Settembre, si è portato a 1,660 milioni di unità, in aumento di 1,656 milioni di unità a loro volta corrette al rialzo da 1,650 milioni della precedente stima.

Rilevazione sotto le stime degli analisti per l’ indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan, che nel mese in corso ha evidenziato una flessione a 99 punti dai 100,1 punti di Settembre; mentre il consensus era per un lieve rialzo a 100,4 punti.

QUADRO GRAFICO DELL’ORO SUL BREVE-MEDIO PERIODO E MEDIO-LUNGO PERIODO

Dopo la mancata rottura della forte area di resistenza di medio-lungo periodo individuata in area 1.360-1.370 dollari, il prezzo dell’ oro è ritornato lentamente alla base di partenza, ripiegando inesorabilmente, prima in area 1.300 dollari e successivamente scendendo sul supporto di medio periodo che passava in area 1.290-1.280 dollari. La discesa settimanale al di sotto dell’ importante supporto individuato in area 1.220 dollari ha innescato ulteriori affondi sui minimi da Gennaio, in area 1.160 dollari, con step intermedio in area 1.200 dollari; nonché importante supporto di lunghissimo periodo, sotto il quale il prezioso metallo giallo potrebbe correre il pericolo di scivolare nuovamente a 1.120 dollari.

La conferma del recupero di area 1.220, invece, sul breve, potrebbe accantonare le ipotesi ribassiste appena indicate. Lo scenario rialzista, sul medio-lungo periodo si rafforza soltanto in caso di deciso break-out della forte resistenza in area 1.360-1.370, attivando obiettivi di lungo periodo posti in area 1.400 – 1.450 dollari, mentre il sentiment di breve potrebbe ritornare in fase neutrale soltanto in caso di ritorno oltre area 1.280 dollari Con i mercati azionari globali che lasciano intravedere segnali di debolezza, il deciso turn-over verso un asset storicamente difensivo come l’ oro, sul lungo periodo, potrebbe non essere lontano.

PREVISIONE SETTIMANALE DI TRADING SULL’ ORO

Ottima la performance settimanale realizzata dal nostro trading system con sottostante l’ oro che ha preso profitto su 4 obiettivi pronosticati dalla strategia ribassista: 2 nella versione Intraday e 2 nella versione Over; nonché su 4 target price indicati dalla strategia Long: 2 nella versione Intraday e 2 nella versione Over.

La visione rialzista suggerisce di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1.222,10 $ e prevede i primi due obiettivi a 1.226,75 e 1.229,65 dollari, Stop Loss in caso di close orario minore di 1.210 dollari. Mantenere le operazioni al rialzo nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera oltre 1.229,65 $ per sfruttare possibili allunghi in area 1.234,35 e 1.237,25 dollari; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1.218 $ in chiusura di candela giornaliera. Long sulla forza in caso di rottura della resistenza a 1.237,25 $ in chiusura oraria o daily, per cercare di assecondare il movimento rialzista fino a 1.242 e 1.246,75 dollari, esteso a 1.255 $; Stop Loss in caso di perdita di 1.222,10 $ in chiusura giornaliera. Long speculativi in caso di affondo in area 1.183,20 $ per sfruttare possibili rimbalzi in area 1.190,55 e 1.197,55 dollari, estesi a 1.202,55 $; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1.175,80 $ in chiusura di candela giornaliera.

La visione ribassista, invece, suggerisce di aprire posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1.210 $; Target Price previsti a 1.205,35 e 1.202,55 dollari, Stop Loss in caso di close orario maggiore di 1.222,10 $. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 1.202,55 $, per cercare di anticipare possibili cali in area 1.197,95 e 1.195,10 dollari; Stop Loss; in caso di ritorno sopra 1.210 $ in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Short nel caso in cui la pressione ribassista dovesse spingersi anche sotto quota 1.195,10 $ in chiusura oraria o daily, per cercare di ricoprirsi a 1.190,55 e 1.187,75 dollari, ed in caso di ulteriori discese a 1.183,20 $; Stop loss in caso di ritorno sopra 1.202,55 $ in chiusura di candela giornaliera. Short Speculativi in caso di allunghi in area 1.255 $, per cercare di sfruttare probabili pull-back in area 1.246,75 e 1.237,25 dollari, estesi a 1.229,65 $; Stop Loss nel caso in cui il movimento rialzista dovesse estendersi oltre 1.265 $ in chiusura giornaliera.

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