Rientro a scuola, da oggi tornano in classe più di 5 milioni di studenti. Ecco quali sono le misure di prevenzione

Con l’entrata in vigore dell’ultimo decreto del governo Draghi in tutta Italia a partire da oggi le scuole riaprono anche in zona rossa. Questo vuol dire che tra i banchi di scuola tornano a sedere oltre 5 milioni di studenti, che sono però solo una parte del totale visto che per molti il ritorno a scuola è rimandato a data da destinarsi.

Si tratta per l’esattezza di 5,6 milioni di studenti che fanno ritorno a scuola a partire da oggi, 7 aprile, cioè il 66% circa degli 8,5 milioni di studenti italiani. Per i due terzi di loro quindi si torna alla didattica in presenza ma per tutti gli altri si dovrà andare avanti con la cosiddetta Dad (didattica a distanza) che naturalmente non permette di ottenere risultati particolarmente eclatanti in termini di livelli di apprendimento.

Ma per questo governo come per quello precedente l’istruzione e più in generale la formazione delle future generazioni è sacrificabile. Pazienza se per giovani e giovanissimi il Sars-n-CoV-2 è un virus praticamente innocuo, esiste il rischio che in qualche modo possa raggiungere gli anziani e quindi invece di proteggere le categorie a rischio si continuano a penalizzare tutte le altre.

Si torna a scuola fino alla prima media anche in zona rossa

Nelle Regioni in zona rossa il ritorno a scuola interesserà solo gli studenti fino alla prima media, mentre per quanto riguarda le altre Regioni italiane a rivedere i banchi saranno anche gli studenti fino alla terza media.

Potranno tornare a fare didattica in presenza 5,6 milioni di studenti, mentre per i restanti 2,9 si dovrà andare avanti con la didattica a distanza. Di questo secondo gruppo fanno parte il 50% degli studenti delle scuole superiori, per i quali è prevista la possibilità di alternare didattica a distanza e lezioni in presenza nelle Regioni in zona arancione.

Il decreto legge n. 44 del 1° aprile 2021 stabilisce inoltre che alle Regioni non è più consentito emettere ordinanze in deroga a quanto disposto dal governo di Roma per quel che riguarda l’apertura delle scuole di ogni ordine e grado. Per ora quindi tutto dipende dalla fascia di rischio, con aperture fino alla terza media e superiori al 50% per zone arancioni e fino alla prima media per zone rosse.

Chi torna a scuola in presenza?

Anzitutto, come accennato, le Regioni ma così pure le province autonome e i Comuni sono privati della facoltà di imporre nuove chiusure delle scuole. Viene tuttavia prevista la possibilità di fare delle eccezioni per casi particolari, ad esempio per l’esplosione di eventuali focolai o di un grado estremamente elevato di rischio di diffusione del virus e relative varianti.

Dal ministero dell’Istruzione è arrivata poi una nota con alcuni chiarimenti in merito a quali studenti potranno rientrare a scuola a partire da oggi 7 aprile.

  • Per le scuole dell’infanzia, primaria, e primo anno delle medie si torna alla didattica in presenza su tutto il territorio nazionale
  • Per le seconde e terze classi delle scuole medie si torna alla didattica in presenza solo in zona arancione
  • Per le scuole superiori si torna alla didattica in presenza solo al 50% nelle Regioni in zona arancione mentre si continua con la didattica a distanza nelle Regioni in zona rossa

Le attività in presenza sono sempre consentite solo quando si tratta dello svolgimento di attività all’interno di laboratori, inclusione scolastica di alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Quali sono le regole da rispettare per il ritorno a scuola

Per procedere con la riapertura delle scuole il governo ha stabilito tutta una serie di norme da rispettare attraverso le quali dovrebbe essere possibile ridurre al minimo i casi di contagio.

Per il rientro a scuola è stato quindi stabilito un protocollo unico a poche ora dalla ripresa delle lezioni in presenza in tutta Italia. A definire le norme anti-contagio da rispettare nel contesto del ritorno a scuola sono stati il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ed il ministro della Salute Roberto Speranza.

Ma quali sono esattamente le regole che sono state inserite in questo protocollo unico per il rientro a scuola? Ne ha parlato anche Money.it dove si legge che all’interno del documento sono stati inseriti:

  • il divieto per i ragazzi di sostare insieme davanti ai distributori di cibo e bevande i quali, all’occorrenza potrebbero essere disattivati
  • il divieto di svolgimento per qualsiasi riunione in quanto originerebbe inevitabilmente pericolosi assembramenti
  • il rispetto della norma del distanziamento sociale che negli ambienti scolastici dovrà essere applicata senza eccezioni
  • la regola che prevede come unico luogo di incontro per gli studenti, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale, la propria classe.

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