Un tempo esisteva solo il Bitcoin ma, nelle ultime settimane, a causa del crollo della quotazione BTC, molti traders hanno allargato i loro orizzonti verso Ethereum. Mentre non si placano le voci sul rischio bolla del Bitcoin, lo spostamento dei volumi investiti verso le altre criptovalute procede in modo spedito. In questo contesto particolare, una delle domande più frequenti tra gi traders è se è meglio investire o comprare Ethereum o Bitcoin. Una risposta a questa domanda non può prescindere da un confronto tra la quotazione ETC e la quotazione BTC. Visto che si è arrivati praticamente alla fine del 2017, l’analisi dei grafici Ethereum VS grafici Bitcoin non può non riguardare l’intero 2017. A prescindere dal forte ribasso che tutte le criptovalute, ad eccezione di Ripple, hanno registrato nelle ultime settimane, c’è un dato inconfutabile da cui partire: il prezzo del Bitcoin è aumentato in un anno del 600% mentre Ehereum è cresciuto del 4000%. Tra le varie criptovalute, ETC è tra quelle che ha registrato la crescita più consistente. Nonostante questo però, la quotazione Ethereum oggi resta molto lontana da quella del BTC. Nel primo caso, infatti, si ha a che fare con una capitalizzazione di 44 milioni di dollari mentre per quello che riguarda il Bitcoin la capitalizzzazione arriva a 280 miliardi di dollari.
Limitando l’analisi solo a questi elementi non ci sono quindi dubbi nel dire che il confronto Ethereum Bitcoin semplicemente non esiste. Osservazioni di questo tipo, però, sono molto limitative e al massimo possono essere utili nell’ottica di un investimento di breve se non brevissimo termine. Le prospettive, invece, sono completamente diverse nel caso di un investimento di lungo termine. Se l’obiettivo è scegliere Ethereum o Bitcoin in un ottica di tempi più lunghi, allora sono altri i fattori che è necessario tenere in considerazione.
Quando si parla di trading di lungo termine è alle potenzialità che si deve andare a guardare. Ethereum e Bitcoin hanno una tecnologia-base che è completamente diversa. Il Bitcoin, come precursore di tutte le criptovalute, è partito prima ma presenta anche dei punti di debolezza che, chi è arrivato dopo come appunto Ethereum, ha provato a superare. Ethereum opera su una tecnologia ledger ossia su un database decentralizzato. Potenzialmente Ethereum sarebbe in grado di diventare un importantr strumento di scambio e contatto tra i comsumatori proprio grazie alla possibilità di creare sistemi operativi di base per quello che si chiama internet decentralizzato. Sotto questo punto di vista si dovrebbe pensare ad Ethereum come una sorta di computer mondiale caratterizzato dalla presenza di nodi ossia di punti di contatto tra le varie informazioni presenti in tutto il network. E’ proprio su questo punto che il dilemma Ethereum o Bitcoin finisce con il porre a favore del primo. Ethereum, infatti, ha nodi 5 volte superiori a quelli del Bitcoin.
Accanto a questi elementi di tipo prettamente tecnico ci sono poi fattori più analitici. Le previsioni Ethereum 2018 non hanno nulla di trascendentale eppure sono straordinariamente positive. Secondo le stime degli analisti, infatti, il prezzo ETC oggi in area 750 dollari, dopo essere comunque arrivato a 850 nei giorni del boom delle criptovalute, potrebbe crescere in modo ordinato fino a 1000 dollari. Alcuni esperti vedono la quotazione ETC attorno ai 2000 dollari nel giro di pochi anni ma molto dipenderà dalla capacità della crypto rivale del Bitcoin di esprimere tutte le sue potenzialità. Da escludere, invece, le previsioni Ethereum 2018 che vedono il prezzo aprire la strada verso i 6000 dollari.
A parte le stime si può pensare, nella scelta tra Ethereum o Bitcoin, che la prima gode di un fattore determinate che invece non riguarda minimamente la seconda: la possibilità di muoversi senza i riflettori puntati addosso. Per la stampa Ethereum oggi è solo un’altra criptovaluta, ma per chi sceglie di investire nel lungo termine è ben altro.
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