Perchè il Bitcoin crolla con l’emergenza coronavirus (altro che bene rifugio)?

A causa dell’emergenza coronavirus crollano le borse ma a crollare sono anche le criptovalute. Il bilancio della settimana più dura da quando è iniziata l’emergenza coronavirus in tutto il mondo, è impietoso anche per quello che riguarda il Bitcoin.

Inutile girarci attorno: a dispetto dalle previsioni di molti analisti secondo i quali il panic selling sui mercati (crollo delle borse, del prezzo del petrolio e fuga da tutti gli asset che presentano anche un minimo livello di rischio) avrebbe rivelato la natura di bene rifugio del Bitcoin sono state clamorosamente smentite dai fatti.

Chiamato alla prima vera prova dalla sua storia, il Bitcoin è affondato come tutti gli altri asset tradizionali. Gli investitori che avevano puntato su un rally del cambio BTCUSD hanno subito perdite anche molto consistenti. Sono i numeri ad evidenziare che il Bitcoin bene rifugio è, ad oggi, un’astazione che potrebbero andare bene solo teoricamente ma di certo non funziona praticamente.

Nella seduta di ieri il prezzo del Bitcoin è precipitato addirittura sotto i 6000 dollari, arrivando fino a 5700 dollari. Un vero e proprio tonfo che ha fatto piazza pulita di tutte le ambizioni della criptovaluta-madre di imporsi come bene rifugio al pari dell’oro.

Considerando quelle che erano le aspettative e considerando quella che poi è stata la realtà, la domanda è scontata: perchè in pieno crollo delle borse anche il prezzo del Bitcoin è andato a picco? Perchè le criptovalute non si sono imposte come bene rifugio?

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Prezzo Bitcoin coronavirus: perchè è crollato?

Dare una risposta a questo interrogativo non è semplice anche perchè non è detto che, nei prossimi giorni, il BTCUSD non possa recuperare e magari diventare quel bene rifugio su cui investire nei momenti di più forte tensione dei mercati.

Premesso questo è però evidente che il Bitcoin oggi non ha ancora quel riconoscimento culturale e sociale tale da poter ambire a diventare un bene rifugio. Insomma l’asset su cui rifugiarsi mentre i mercati crollano è il tangile e riconosciuto oro non certo l’astratto Bitcoin.

A chiarire quanto avvenuto in questi giorni è stato l’analista crittografico Alex Kruger secondo il quale è oramai palese che anche le criptovalute sono entrate in un mercato orso al pari delle azioni. L’esperto ha imputato alla decisione del OMS di passare da epidemia a pandemia, il crollo del settore criptovalute. Se è vero che il sell-off più forte sugli asset digitali è arrivato dopo la comunicazione dell’Oms, è altrettanto vero che, anche prima di allora, il Bitcoin non aveva certamente brillato. Altro che bene rifugio!

Prima di analizzare ulteriormente perchè il Bitcoin crolla e non riesce ad imporsi come bene rifugio, ricordo che il deprezzamento del BTC può essere l’occasione per ottenere interessati profitti. Se comprare Bitcoin in una fase ribassista come quella attuale resta un rischio, investire sul BTC attraverso i CFD è invece una interessante occasione di investimento. Infatti, grazie allo short trading, puoi scommettere su un ribasso delle quotazioni. 

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Secondo Simon Peters, Analista ed esperto di criptovalute di eToro, è molto probabile che i prossimi giorni siano determinanti per tutte le criptovalute e per capire se il sell-off ha, oppure no, toccato il fondo. Non è da escludere, ha affermato l’analista, che il sentiment del mercato possa cambiare con un almeno una parte degli investitori che potrebbe prendere in considerazione la possibilità di comprare Bitcoin anche alla luce dei prezzi bassi.

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Crisi coronavirus: crollano anche Ethereum e Ripple

Quando parliamo di crollo del Bitcoin, il riferimento è comunque a tutte le criptovalute. La giornata di ieri è stata infatti terribile anche per Ethereum e per Ripple. In poche ore il prezzo di ETH è crollato fino a 127,95 dollari mentre la quotazione XRP è andata a picco fino a 0,1491 dollari.

Il violento sell-off ha determinato una fortissima contrazione della capitalizzazione complessiva del settore che è scesa ad appena 165 miliardi di dollari.

Insomma è evidente che quello che si sta materializzando è lo scenario opposto rispetto a quello previsto da tutti quegli analisti che, in passato, hanno parlato di Bitcoin come nuovo bene rifugio.

Una parentesi a proposito di Ripple. Non è da escludere che il sell-off su XRP possa essere solo all’inizio.
Teoricamente comprare Ripple oggi conviene, in considerazione dei prezzi molto bassi, ma secondo il sito u.today il ribasso potrebbe proseguire poichè il supporto dei tori potrebbe essere a quota 0,10 dollari quindi ancora più sotto rispetto alle pur striminzite quotazioni attuali.

Insomma, secondo questa view, non solo non c’è ancora spazio per una risalita ma i prezzi potrebbero addirittura calare. Come già detto in precedenza, però, il fatto che le quotazioni possano ancora andare in ribasso non significa che non ci sia margine per investire. Se scegli di investire in criptovalute con il CFD Trading, infatti, puoi andare short e scommettere su un ulteriore ribasso dei prezzi. 

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