Trade Republic sbarca in Italia, cercando di apportare il proprio personale contributo per migliorare la consapevolezza dei contribuenti tricolori sulla necessità di risolvere il gap tra la pensione futura e i livelli di stipendio attuali. Un gap che nel nostro Paese rischia di essere drammatico soprattutto per le nuove generazioni, che potrebbero arrivare a disporre di un trattamento previdenziale anche fortemente ridotto rispetto al tenore di vita attuale.
Con questa ambizione Trade Republic ha chiuso a fine maggio un round di finanziamento da 900 milioni di dollari traghettato da Sequoia, Tcv e Thrive Capital, in grado di condurre Trade Republica a una valutazione id mercato di circa 5 miliardi di dollari, autodeterminandosi come una delle startup a maggiore tasso di sviluppo in Europa sul fronte fintech private.
Ciò premesso, e scendendo in termini più concreti, Trade Republic propone alla propria clientela un servizio di investimento senza commissioni su un parco di oltre 8.000 azioni internazionali, 1.500 ETF e 4 criptovalute, con una velocità operativa che consente di aprire un account in soli dieci minuti e concludere le proprie operazioni di trading in pochi tap sul display del cellulare.
Tuttavia, Trade Republic precisa immediatamente che non si tratta di un’app di trading, bensì di una piattaforma di investimento e di risparmio, con una logica di lungo termine, non speculativa. Ne è dimostrazione anche il fatto che più della metà dei clienti di Trade Republic affermi di non avere mai effettuato un investimento, e che per l’80% investono negli ETF, piuttosto che nelle singole azioni.
È in questa logica di investimento sostenibile che si inserisce anche il sainvg account, ovvero un piano mensile di risparmio a commissioni zero, mentre gli acquisti di singoli titoli hanno una commissione comunque molto bassa, pari a un euro per operazione.
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