Cresce l’attenzione – ma con scarso auspicio di sorprese – per la pubblicazione delle nuove Previsioni Economiche d’Autunno, che domani la Commissione Europea mostrerà al pubblico e, soprattutto, ai diretti interessati.
Rammentiamo come le previsioni economiche autunnali costituiscano la base per poter formulare un giudizio da parte dell’istituzione comunitaria sui Documenti Programmatici di Bilancio inviati dai vari Paesi, che verrà successivamente diffuso entro fine mese tenendo conto della risposta dei diversi governi che hanno ricevuto richieste di chiarimenti. Tra gli indiziati c’è naturalmente anche – e soprattutto – l’Italia, in discreta compagnia: Belgio, Finlandia, Francia, Portogallo e Spagna completano infatti la gamma di Paesi che hanno ricevuto un invito a chiarire le proprie manovre.
Ovviamente, non sfugge come in questo elenco l’osservato speciale sia proprio l’Italia: gli analisti non si attendono però grandi scostamenti tra le stime della Commissione e quelle del Governo sul deficit 2020. Saranno invece più rilevanti le divergenze sulle proiezioni 2021, per le quali Bruxelles non considera le rimanenti clausole di salvaguardia e che pertanto potrebbero mostrare un disavanzo vicino al 3%. Vedremo quali saranno le effettive rilevazioni, e come potrebbero impattare sul Forex.
A proposito di impatti sul Forex, l’unico dato macro che potrebbe rilevare è la produzione industriale della Germania, che dovrebbe tornare a contrarsi nel mese di settembre a – 0,2% su base mensile, e a – 4,1% su base annua. Il sottoindice legato alla produzione manifatturiera ha registrato a settembre il calo più rapido dal luglio 2012.
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