FONTE: Federal Reserve
PUBBLICAZIONE: Mensile, attorno al 5 di ogni, alle ore 15:00 ET (21:00 ora italiana). Il dato si riferisce ai prestiti erogati due mesi prima.
IMPORTANZA: Bassa. I crediti al consumo generalmente riflettono la variazione nella domanda per consumi, ma esistono indicatori macroeconomici più precisi per valutare questa variabile, come le vendite al dettaglio, le spese per consumi e la fiducia dei consumatori. Si tratta di un dato molto volatile e spesso soggetto a revisioni. Per tali ragioni il mercato non reagisce quasi mai alla sua diffusione. Gli operatori guardano con molta più attenzione ai dati sul medio-lungo termine.
DESCRIZIONE:
Il credito al consumo è un dato mensile diffuso dalla Federal Reserve che rappresenta i prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di beni e servizi e per rifinanziare i debiti già esistenti.
Questo dato comprende i prestiti garantiti, i prestiti erogati da società finanziarie, da banche e da venditori al dettaglio. I crediti al consumo non comprendono i debiti garantiti con proprietà immobiliari e risultano composti da due categorie: i debiti rinnovabili e quelli non rinnovabili. Tra i primi, che rappresentano oltre il 40% del totale, ci sono le carte di credito usate sia per ottenere i contanti che per l’acquisto di beni e servizi. I debiti non rinnovabili, invece, sono quelli che vengono richiesti personalmente, come nel caso dell’acquisto di un’automobile.
Un forte incremento dei crediti al consumo sta ad indicare un aumento della spesa da parte delle famiglie e quindi una crescita dell’economia. Una contrazione, invece, spesso preannuncia un rallentamento economico. Bisogna però considerare che spesso i consumatori fanno ricorso alle carte di credito per posticipare i pagamenti, in quanto vivono una situazione economica difficile.
Per avere un quadro chiaro della situazione economica del paese, bisognerà dunque mettere in relazione il tasso di indebitamento delle famiglie e lo stato di salute dell’economia, in questo modo sarà possibile valutare anche il tasso di rischio che corrono le banche nel ritorno dei finanziamenti. Il grafico mostra l’incremento mensile del credito al consumo degli ultimi dieci anni, con un ultimo valore a marzo del 2008 di 2,56 miliardi di dollari.

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