FONTE: ISM – Institute for Supply Management (ex NAPM – National Association of Purchasing Management)
PUBBLICAZIONE: Mensile, il primo giorno feriale del mese successivo a quello cui si riferisce alle ore 10:00 ET (16.00 ora italiana)
IMPORTANZA: Alta. E’ il rapporto più importante per il settore manifatturiero statunitense, in quanto è a carattere nazionale ed è molto affidabile. I mercati finanziari reagiscono soprattutto ai cambiamenti inattesi dell’indice. Tra le varie componenti, viene particolarmente osservata quella sui prezzi pagati, in quanto risulta un buon indicatore delle pressioni inflazionistiche. Rilevante anche la componente dei nuovi ordini in quanto sinonimo di crescita/rallentamento dell’economia nell’immediato futuro.
DESCRIZIONE:
L’ISM manifatturiero è un report nazionale che serve per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense. Si basa su un’indagine svolta tra i direttori d’acquisto di circa 300 aziende industriali del Paese, che rispondono ad un questionario in modo anonimo e confidenziale, per riportare fatti e non opinioni sui cambiamenti registratisi rispetto al mese precedente. Il PMI (Purchasing Managers’ Index), ossia il principale indicatore dell’indice ISM manifatturiero, viene calcolato in punti percentuali come media ponderata di 5 sottoindici: nuovi ordini (30%), produzione (25%), occupazione (20%), spedizioni (15%) e scorte di magazzino (10%).
Un livello di quest’ultimo indicatore inferiore a 50 segnala una contrazione dell’economia manifatturiera mentre un livello superiore indica una crescita. Quando il PMI si attesta sopra i 41,9 punti percentuali per un determinato lasso di tempo, vuol dire che l’intera economia o il prodotto interno lordo è in espansione e viceversa. Più l’indice PMI si avvicina ai 50 punti percentuali tanto più forte sarà l’espansione mentre più si allontana dai 41,9 punti tanto più intensa sarà la recessione.
Tra le altre componenti dell’ISM manifatturiero ci sono quella dei prezzi, delle importazioni, delle esportazioni, delle scorte dei clienti e dell’accumulo di ordini. Esiste anche un ISM non manifatturiero, che si basa su un sondaggio condotto presso 300 aziende non operanti nel settore manifatturiero. Eccetto per l’interruzione di quattro anni durante la Seconda Guerra Mondiale, il report è stato pubblicato mensilmente dal 1931.

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