FONTE: Dipartimento del Lavoro
PUBBLICAZIONE: Mensile, il primo venerdì di ogni mese, alle ore 8:30 ET (14:30 ora italiana). Si riferisce al mese precedente.
IMPORTANZA: Alta. Si tratta di un dato molto osservato dal mercato, poiché fornisce indicazioni utili per capire l’andamento dell’inflazione.
DESCRIZIONE: Il dato sul salario orario medio fa parte di un’indagine più ampia, condotta mensilmente dal Bureau of Labor Statistics del Dipartimento del Lavoro e chiamata Estabilishment Survey (indagine aziendale). In questo rapporto, elaborato sulla base di un campione composto da 375.000 attività economiche, si analizzano le retribuzioni del comparto non agricolo ed il totale delle ore lavorate. Questa statistica viene diffusa anche sulla base dei diversi settori industriali (manifattura, costruzioni, trasporti, ecc.), con annesse le ore di straordinario effettuate.
I cambiamenti nei salari medi orari sono considerati molto importanti, poiché possono anticipare possibili spinte inflazionistiche. Un incremento dei salari medi orari sta ad indicare un maggiore stipendio per i lavoratori del settore non agricolo e di conseguenza un aumento dell’inflazione, in quanto i maggiori costi dell’azienda per le retribuzioni vengono caricati sul prezzo finale del prodotto. La Fed considera attentamente questo dato nel prendere le proprie decisioni di politica monetaria. Un inaspettato forte incremento dei salari viene di norma accolto negativamente dal mercato perché implica un possibile rialzo del costo del denaro da parte della Fed al fine di frenare le spinte inflazionistiche.
Il grafico sottostante mostra l’evoluzione dei salari medi orari negli ultimi dieci anni. Le paghe sono cresciute dall’ottobre del 1997 all’ottobre di quest’anno da 12,66 a 17,55 dollari.

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