FONTE: Dipartimento del Lavoro
PUBBLICAZIONE: Mensile, il primo venerdì di ogni mese, alle ore 8:30 ET (14:30 ora italiana). Si riferisce al mese precedente.
IMPORTANZA: Alta. Gli operatori guardano con molta attenzione a questo dato, in quanto fornisce una visione dello stato di salute dell’intera economia nazionale e dei consumi personali. I mercati solitamente reagiscono positivamente ad una riduzione del tasso di disoccupazione, poiché significa una maggiore domanda di beni ed un miglioramento dell’economia.
DESCRIZIONE: Il dato sul tasso di disoccupazione viene diffuso mensilmente dal Dipartimento del Lavoro, all’interno di un report sul mercato del lavoro più completo (Employment Report), che a sua volta si distingue in due indagini chiamate Household Survey (indagine familiare) ed Estabilishment Survey (indagine aziendale).
Nella prima si analizza la situazione occupazionale nazionale, il numero di occupati e di disoccupati ed il tasso di disoccupazione mentre nella seconda si osservano le retribuzioni del settore non agricolo ed il totale delle ore lavorate. La Household Survey viene elaborata sulla base di un campione composto da 60.000 famiglie e da 120.000 persone, site in 754 aree metropolitane.
Il tasso di disoccupazione misura il rapporto tra disoccupati e forza lavoro e fotografa in maniera perfetta la situazione corrente del mercato del lavoro. Ricordiamo che per disoccupato si intende colui che non ha un’occupazione e che la sta ancora cercando attivamente mentre il disoccupato che smette di cercare lavoro viene escluso dalla forza lavoro. Il tasso di disoccupazione viene diviso anche in base al sesso dei lavoratori (maschio o femmina), alla loro età (teenagers, adulti, over 55), al loro stato civile (sposati, liberi), alla loro etnia (bianchi, neri, ispanici ed asiatici) ed al loro status lavorativo (part-time, full-time). Distinzioni, inoltre, vengono fatte in base alla ragione di disoccupazione ed alla durata del periodo di disoccupazione.
Il mercato considera il tasso di disoccupazione molto importante, poiché è fondamentale per la comprensione dell’evoluzione futura dell’economia nazionale, ma guarda con maggiore attenzione agli occupati non agricoli, in quanto questi vengono divisi per settori (costruzioni, servizi, manifatturiero, minerario, etc) e misurano meglio il trend nei diversi comparti economici.

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