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Un laptop mostra un grafico

Le voci erano corse per la prima volta già lo scorso marzo. Da allora a Francoforte si è speculato più volte su una possibile completa reintegrazione di T-Online (DE0005557706) nel gruppo Deutsche Telekom (DE0005557508). Ora è ufficiale. Il colosso tedesco della telefonia ha annunciato sabato che riacquisterà le azioni quotate in borsa del maggiore ISP europeo. Kai-Uwe Ricke, CEO di Deutsche Telekom, ha spiegato che sull’unione tra la telefonia fissa ed Internet si fonda gran parte della sua nuova strategia volta al mercato di massa. Deutsche Telekom potrà fare in futuro offerte combinate nella banda larga e stabilire in questo modo dei rapporti più solidi con la clientela.

L’unione tra Deutsche Telekom e T-Online dovrebbe essere completata nella seconda metà del 2005. Deutsche Telekom offre agli azionisti di T-Online €8,99 per azione, il prezzo di chiusura del titolo dell’ISP di venerdì. In alternativa gli azionisti potranno ricevere azioni di Deutsche Telekom. In ogni caso l’offerta non potrà essere rifiutata in virtù delle le leggi di borsa tedesche che prevedono la prassi dello squeeze out delle minoranze se il gruppo di maggioranza detiene almeno il 70% del capitale della società partecipata. Deutsche Telekom possiede al momento circa il 74% di T-Online. La società di Bonn aveva collocato nel 2000 il 26,1% dell’ISP in borsa ad un prezzo di €27 per azione. Per questo motivo le associazioni per la tutela degli azionisti hanno già gridato allo scandalo e dichiarato guerra a Deutsche Telekom.

L’offerta sarebbe inaccettabile. Per Deutsche Telekom si tratta in effetti in ogni modo di un buon affare se si considera anche il fatto che T-Online ha nel momento nelle sue casse circa €4 miliardi mentre l’operazione di reintegrazione dovrebbe costare solamente €3 miliardi.Secondo il Professore di Economia e Finanza Wolfgang Gerke ci sarebbero buone probabilità che Deutsche Telekom alzi la sua offerta. Sarebbero da attendere infatti una serie di cause legali contro la società guidata da Kai-Uwe Ricke. Secondo Gerke anche i tribunali dovrebbero avere qualche dubbio sulle condizioni stabilite da Deutsche Telekom per incorporare T-Online.

Borsainside.com ha riportato più volte negli scorsi mesi le voci su una possibile reintegrazione di T-Online nelle strutture societarie di Deutsche Telekom.

Leggi a proposito:
Rumors: Reintegrazione di T-Online da parte di Deutsche Telekom?

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