La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte rialzo. Il Nikkei ha guadagnato l’1,4% a 17.011,04 punti ed il Topix l’1,3% a 1.667,01 punti. Era dallo scorso 11 maggio che il Nikkei non chiudeva al di sopra della soglia dei 17.000 punti. Il mercato azionario giapponese ha beneficiato oggi della debolezza dello yen e del calo dei timori relativi ad un aumento dei tassi d’interesse. La valuta del Paese del Sol Levante è scesa ai suoi minimi livelli rispetto al dollaro da più di un mese ed ha raggiunto un nuovo minimo storico rispetto all’euro. Questa circostanza ha spinto i titoli dei grandi esportatori. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato l’1,3%, Honda (JP3854600008) il 2,3% e Sony (JP3435000009) lo 0,4%. Ieri Toshihiko Fukui, Governatore della Bank of Japan, ha dichiarato che alcuni recenti dati macroeconomici hanno segnalato un rallentamento della domanda da parte dei consumatori ed un indebolimento dei prezzi al consumo. Dopo le parole di Fukui il mercato è ora sicuro che nel breve termine non ci sarà un ulteriore aumento dei tassi d’interesse in Giappone. I titoli del settore della distribuzione hanno registrato perciò un’ottima performance. Seven & I Holdings Co. (JP3422950000) ha guadagnato l’1,4%, Fast Retailing (JP3802300008) il 3,6% e Aeon (JP3388200002) il 2%. Pioggia di acquisti anche nel settore della siderurgia. L’associazione settoriale Japan Iron & Steel Federation ha annunciato ieri che la produzione di acciaio è aumentata a novembre in Giappone per il sesto mese di fila. Nippon Steel (JP3381000003) ha chiuso in rialzo del 4,2%, JFE Holdings (JP3386030005) del 3,5% e Kobe Steel (JP3289800009) dell’1,8%. Nel settore dell’industria alimentare bene Kirin Brewery (JP3258000003): +4% a ¥1.831. Il numero uno giapponese della birra ha comunicato un solido outlook sulla sua crescita fino al 2009. Dopo le perdite delle due ultime sedute Japan Tobacco (JP3726800000) ha registrato un rimbalzo ed ha chiuso in rialzo del 6% a ¥566.000. Ancora male invece Nikko Cordial (JP3670000003): -5,3% a ¥1.155. Dopo lo scandalo relativo ai suoi conti il terzo broker giapponese rischia una forte ammenda ed il delisting del suo titolo.
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