Dopo aver chiuso ieri ai suoi massimi livelli dallo scorso 27 febbraio la Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in leggero ribasso. Il Nikkei ha perso lo 0,5% a 17.664,69 punti ed il Topix lo 0,1% a 1.735,69 punti. La ripresa dello yen rispetto al dollaro ha fatto scattare delle prese di beneficio sui titoli dei grandi esportatori giapponesi. Toyota (JP3633400001) ha perso lo 0,8%, Honda (JP3854600008) il 2,1%, Matsushita Electric (JP3866800000) l’1,6% e TDK (JP3538800008) l’1,9%. Male anche il settore petrolifero. Ieri il prezzo del petrolio ha chiuso in ribasso a New York del 4,3%. Nippon Oil (JP3679700009) ha perso lo 0,6%, Inpex (JP3294430008) il 2% e Japan Petroleum Exploration (JP3421100003) l’1,3%. Fuji Heavy Industries (JP3814800003) ha chiuso in ribasso del 5,3% a ¥606. J.P. Morgan ha declassato il titolo dell’impresa che produce tra l’altro le automobili della marca Subaru da “Neutral” ad “Underweight”. Secondo la banca d’affari i dati di bilancio di Fuji Heavy Industries per il secondo semestre potrebbero deludere le attese. Bene controtendenza il settore della siderurgia. Nippon Steel (JP3381000003) ha guadagnato il 2,8%, JFE Holdings (JP3386030005) il 3,1% e Kobe Steel (JP3289800009) il 2,3%. Baoshan Iron & Steel (CN0005910731), il primo produttore cinese d’acciaio, ha comunicato di attendere per il primo trimestre di quest’anno un raddoppio dei suoi utili. Shin-Etsu Chemical (JP3371200001) ha guadagnato l’1,3% a ¥7.740. Il primo produttore al mondo di wafer di silicio ha annunciato ieri un aumento del suo dividendo per il secondo semestre da ¥25 a ¥45. Hoya (JP3837800006), impresa leader nella produzione di lenti oftalmiche, ha perso l’1,2%. Il board di Pentax (JP3112400001) ha annunciato che non approverà l’acquisizione della sua impresa da parte di Hoya.
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