Lo Shanghai Composite ha chiuso oggi in rialzo dell’1,5% a 5.355,29 punti. Sul listino azionario della grande città cinese si sono messi in evidenza i titoli del settore dell’industria automobilistica. Secondo la China Association of Automobile Manufacturers (CAAM) i profitti del settore sono aumentati nei primi sette mesi di quest’anno di quasi il 70%. Dopo aver aperto in forte ribasso l’Hang Seng ad Hong Kong ha recuperato costantemente terreno ed ha guadagnato infine lo 0,1% a 23.999,70 punti. Il listino della città costiera è stato sostenuto dalla notizia secondo cui il governo locale avrebbe aumentato la sua partecipazione nell’Hong Kong Exchanges and Clearing (HK0388034859) a circa il 5,9%. Il mercato specula ora su una possibile fusione tra la Borsa di Hong Kong e le altre borse cinesi. Il titolo della società che gestisce la Borsa di Hong Kong ha chiuso in rialzo del 20,3% a HKD 190,10.
Gli altri listini della regione hanno chiuso in calo. La Borsa di Seul è stata colpita da una pioggia di vendite. Il Kospi ha perso il 2,6% a 1.835,87 punti. Sul listino hanno pesato i deboli dati sul mercato del lavoro degli USA ed il deludente dato sul PIL del Giappone nel secondo trimestre. Una possibile recessione negli USA ed in Giappone dovrebbe avere delle pesanti conseguenze anche sull’economia sudcoreana. Insieme alla Cina gli Stati Uniti ed il Paese del Sol Levante sono infatti i principali partner commerciali della Corea del Sud. Tra le blue chips coreane Posco (KR7005490008) ha perso il 4,6%, Samsung Electronics (KR7005930003) il 2,1% e Hyundai Heavy Industries (KR7009540006) il 5,9%.
Più moderate sono state le perdite a Sydney e a Taipei. L’indice S&P/ASX 200 ha perso nella città australiana l’1,4%, mentre il Taiwan Weighted ha chiuso in calo dello 0,9%.
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