Dopo gli eccezionali guadagni di ieri la Borsa di Tokyo ha chiuso oggi poco mossa. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,2% a 16.413,79 punti, il Topix ha perso invece lo 0,1% a 1.566,84 punti. La performance del mercato azionario giapponese è stata frenata, tra l’altro, dalle forti perdite del settore dei semiconduttori. La società di ricerca taiwanese DrameXchange prevede per la seconda metà di settembre e per il prossimo trimestre un sensibile calo dei prezzi delle memorie a causa dell’eccessiva offerta. Morgan Stanley ha inoltre declassato SUMCO (JP3322930003), il secondo produttore al mondo di wafer di silicio, da “Equal-weight” ad “Underweight”. La banca d’affari crede che la domanda di wafer da 300 mm possa calare. La crescita dei profitti di SUMCO dovrebbe perciò rallentare durante prossimo esercizio fiscale. Advantest (JP3122400009) ha chiuso in ribasso dello 4,7%, Tokyo Electron (JP3571400005) del 4,9%, Elpida Memory (JP3167640006) del 5,9% e SUMCO del 10,2%. Seduta da dimenticare anche per il settore del credito al consumo. Secondo quanto riporta il quotidiano finanziario “Nikkei” Mitsubishi UFJ Nicos (JP3717200004) attenderebbe ora per il corrente esercizio perdite per ¥100 miliardi. In precedenza l’operatore di carte di credito aveva previsto un utile netto di ¥15,5 miliardi. In seguito alla notizia il titolo ha chiuso in ribasso del 13,4% a ¥239. Sulla scia di Mitsubishi UFJ Nicos Acom (JP3108600002) ha perso il 7,7%, Aiful (JP3105040004) l’11,2% e Takefuji (JP3463200000) il 6,6%.
Bene invece il settore della siderurgia. Secondo quanto ha comunicato l’associazione settoriale Japan Iron & Steel Federation i prezzi per l’acciaio grezzo sono ancora saliti ad agosto spinti dall’elevata domanda. Nippon Steel (JP3381000003) ha guadagnato l’1,4%, JFE Holdings (JP3386030005) il 4% e Sumitomo Metal Industries (JP3402200004) il 3,6%. I titoli delle grandi holdings commerciali hanno beneficiato anche oggi dell’aumento dei prezzi del petrolio e dei principali metalli. Mitsui & Co. (JP3893600001) ha guadagnato il 2,5%, Mitsubishi Corp. (JP3898400001) l’1,7%, Sumitomo Corp. (JP3404600003) il 2,2% e Itochu (JP3143600009) il 2,1%.
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