Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi contrastate. Dopo le forti perdite delle scorse sedute l’Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato oggi l’1,1% a 27.771,21 punti. Il listino della città costiera è stato spinto dall’ottima performance del settore delle telecomunicazioni. China Telecom (CN0007867483) ha guadagnato l’11,1% e China Netcom (HK0906028292) l’8,1%. Il mercato ha speculato anche oggi sul fatto che il governo cinese possa permettere a China Telecom e China Netcom di offrire servizi di telefonia mobile. China Mobile (HK0941009539) ha guadagnato da parte sua il 2% dopo aver registrato ad ottobre 6,6 milioni di nuovi utenti. Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,5% a 5.293,70 punti. Il listino cinese ha beneficiato del rally del settore della siderurgia. Baoshan Iron & Steel (CN0005910731), il primo produttore cinese d’acciaio, ha annunciato un aumento dei suoi prezzi. Il titolo ha chiuso in rialzo del 3,9% a CNY 16,26. Angang Steel (CN0009082362) ha guadagnato il 9,6% e Tangshan Iron & Steel (CNE000000H20) il 10%.
L’indice S&P/ASX 200 ha perso a Sydney l’1,7% a 6.425,40 punti. Male i bancari. National Australia Bank (AU000000NAB4) ha perso l’1,3%, Commonwealth Bank of Australia (AU000000CBA7) il 2,2% e Westpac (AU000000WBC1) l’1,3%. Ieri a Wall Street il settore bancario è affondato dopo che Goldman Sachs ha tagliato il suo rating su Citigroup (US1729671016) a “Sell”. Il forte calo dei prezzi dei principali metalli ha pesato sui minerari. Rio Tinto (AU000000RIO1) ha perso il 3%, BHP Billiton (AU000000BHP4)il 3,1% e Newcrest Mining (AU000000NCM7) il 3,9%.
Tra gli altri listini della regione il Kospi a Seul ha perso l’1,1%, il Taiwan Weighted e lo Straits Times a Singapore hanno guadagnato rispettivamente lo 0,2% e lo 0,8%.
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