La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la sesta seduta di fila in ribasso. Il Nikkei ha perso l’1,2% a 15.030,51 punti ed il Topix lo 0,9% a 1.456,79 punti. I due listini non hanno potuto beneficiare del rimbalzo di Wall Street di ieri a causa dei timori legati alle prospettive dell’economia giapponese. Il Cabinet Office del Governo di Tokyo ha ridotto le sue stime sulla crescita del PIL del Paese del Sol Levante per il corrente esercizio fiscale dal 2,1% all’1,3% a causa del crollo del settore edilizio degli scorsi mesi. Solo ad ottobre le aperture di nuovi cantieri sono calate in Giappone del 35% a causa delle più severe leggi relative ai permessi di costruzione. La notizia ha pesato sui titoli delle imprese i cui affari dipendono dalla domanda interna. Dopo essere stati per gran parte della seduta in terreno positivo i bancari hanno chiuso infine in ribasso. Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso l’1,1%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) l’1,3% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) lo 0,1%. Anche i titoli del settore della siderurgia hanno ridotto notevolmente verso la fine della seduta i loro guadagni. Nippon Steel (JP3381000003) ha chiuso in rialzo dello 0,2% e JFE Holdings (JP3386030005) dell’1,2%. Kobe Steel (JP3289800009) ha perso lo 0,6% e Sumitomo Metal Industries (JP3402200004) lo 0,4%. Nippon Steel ha annunciato oggi che rafforzerà la sua collaborazione strategica con Kobe Steel e Sumitomo Metal Industries. Secondo quanto riporta il quotidiano finanziario “Nikkei” i tre produttori giapponesi di acciaio dovrebbero anche aumentare le quote delle loro partecipazioni incrociate. Bene controtendenza NTT DoCoMo (JP3165650007): +1,7% a ¥179.000. Secondo quanto ha scritto ieri il “Wall Street Journal” il colosso della telefonia mobile potrebbe commercializzare l’iPhone di Apple (US0378331005) in Giappone.
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