Tra le principali borse della regione Asia-Pacifico solo Shanghai ha potuto chiudere oggi in rialzo. Lo Shanghai Composite ha guadagnato il 2,1% a 5.043,54 punti. Il listino cinese ha beneficiato della solidità dello yuan rispetto al dollaro. PetroChina (CN0009365379) e Sinopec (CN0005789556) hanno continuato a riguadagnare terreno. PetroChina ha chiuso in rialzo del 3,1% e Sinopec del 6,8%. Il petrolio si è apprezzato ieri a New York di $1,16 al barile. Bene anche il settore immobiliare ed i bancari. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato il 2,1%, in quello bancario Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) il 4,3%. L’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,6% a 6.176,90 punti. Per il listino australiano si è trattato della settima seduta negativa di fila. Era dal settembre del 2002 che l’S&P/ASX 200 non registrata una tale serie di ribassi consecutivi. I timori relativi alla crisi dei mutui subprime e alle prospettive dell’economia statunitense hanno continuato a pesare sui settori bancario e minerario. Tra i bancari National Australia Bank (AU000000NAB4) ha perso lo 0,7%, Commonwealth Bank of Australia (AU000000CBA7) l’1,3% e Westpac (AU000000WBC1) l’1,8%. Nel settore minerario Rio Tinto (AU000000RIO1) ha perso l’1,8%, BHP Billiton (AU000000BHP4) l’1,4% e Newcrest Mining (AU000000NCM7) il 5,1%. Dopo il crollo di lunedì Centro Properties (AU000000CNP0) ha continuato a riguadagnare terreno: +9,5% a AUD 1,32. Già ieri il titolo aveva guadagnato il 50% dopo che la società immobiliare australiana aveva annunciato la vendita di alcuni suoi assets per raccogliere del capitale. Tra gli altri listini della regione l’Hang Seng ad Hong Kong ha perso lo 0,1%, il Taiwan Weighted a Taipei il 2% ed il Kospi a Seul lo 0,9%. La Borsa di Singapore è rimasta oggi chiusa per festa.
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