Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso. Sui listini asiatici hanno pesato i nuovi timori legati alla crisi dei mutui subprime. Secondo quanto riporta il “New York Times” Merrill Lynch (US5901881087) potrebbe annunciare per il quarto trimestre svalutazioni per ben $15 miliardi.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha perso l’1,3% a 26.867,01 punti. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha perso il 2,1% e Bank of East Asia l’1,7%. Sui petroliferi hanno pesato anche oggi i piani del governo cinese relativi ai prezzi dell’energia. PetroChina (CN0009365379) ha perso il 2% e Sinopec (CN0005789556) il 2,6%.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,5% a 5.484,68 punti. Per il listino cinese si è trattato di una settimana decisamente positiva. Nelle ultime cinque sedute di borsa lo Shanghai Composite si è infatti apprezzato del 2,3%. Sulla piazza finanziaria cinese si sono messi oggi in evidenza i bancari. Secondo delle voci di stampa il Consiglio di Stato cinese avrebbe dato alle banche commerciali il permesso di investire nelle imprese delle assicurazioni. Bank of Beijing ha inoltre annunciato che il suo utile netto dovrebbe essere cresciuto lo scorso anno del 50%. Bank of Beijing ha guadagnato l’1,3%, Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) l’8,1% e Hua Xia Bank (CNE000001FW7) il 10%. Bene anche il settore delle linee aeree. China Eastern Airlines (CN0009051771) ha guadagnato l’1,5%, Air China (CNE1000001S0) l’1,7% e China Southern Airlines (CN0009084145) l’1,9%. Secondo quanto riporta Bloomberg China Eastern Airlines ed Air China starebbero lavorando ad una loro alleanza strategica che prevederebbe uno scambio di partecipazioni.
Tra gli altri listini della regione l’indice S&P/ASX 200 ha perso a Sydney l’1,62%, il Kospi a Seul il 2,3%, il Taiwan Weighted a Taipei lo 0,4% e lo Straits Times a Singapore lo 0,7%.
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