Tutte le le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno registrato oggi delle forti ribassi. Sui listini asiatici hanno pesato i timori relativi ad una possibile recessione negli USA e le notevoli perdite annunciate ieri da Citigroup (US1729671016) per il quarto trimestre. Le vendite hanno riguardato tutti i settori ma hanno colpito in particolar modo i settori bancario, immobiliare, petrolifero e minerario.
L’Hang Seng ad Hong Kong è crollato del 5,4% a 24.450,85 punti. Per l’indice della città costiera si è trattato della peggiore seduta dall’attacco terroristico alle torri gemelle a New York dell’11 settembre del 2001. Tutti i titloli dell’Hang Seng hanno chiuso in ribasso. Tra le blue chips HSBC (GB0005405286) ha perso il 4,8%, China Mobile (HK0941009539) il 5,1%, PetroChina (CN0009365379) il 6,1%, Li & Fung (BMG5485F1445) il 7,2% e Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 4,8%.
Lo Shanghai Composite ha perso il 2,8% a 5.290,60 punti. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso il 2,6%, China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) il 5,6% e Bank of China (CN000A0J3PX9) il 2,7%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in calo del 5,5% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del 7,4%. Bene controtendenza i titoli di alcune linee aeree. China Eastern Airlines (CN0009051771) ha guadagnato il 2,5% e China Southern Airlines (CN0009084145) lo 0,3%. L’Amministrazione generale dell’aviazione civile cinese prevede per quest’anno un aumento del traffico passeggeri del 14%.
Tra gli altri listini della regione l’indice S&P/ASX 200 ha perso a Sydney il 2,5%, il Kospi a Seul il 2,4%, il Taiwan Weighted a Taipei il 3% e lo Straits Times a Singapore il 2,2%.
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