Dopo le notevoli perdite di ieri le borse asiatiche hanno oggi ulteriormente accelerato al ribasso. Su alcune piazze finanziarie si è potuto assistere a delle vere scene di panico.
L’Hang Seng ad Hong Kong è crollato dell’8,7% a 21.757,63 punti. L’unico titolo del listino della città costiera che ha potuto chiudere in rialzo è stato Yue Yuen (BMG988031446): +0,4% a HKD 23,10. HSBC (GB0005405286) ha perso l’8,1%, China Mobile (HK0941009539) il 7,5%, Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) il 6,2% e Li & Fung (BMG5485F1445) il 7,2%.
Lo Shanghai Composite ha perso il 7,2% a 4.559,75 punti. Il titolo di Ping An Insurance (CNE1000003X6) è crollato oggi di un ulteriore 10%. La seconda impresa cinese delle assicurazioni vita ha annunciato domenica scorsa di voler vendere nuove azioni e bonds per circa $22 miliardi. Tra le altre blue chips del listino cinese Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l’8,6%, PetroChina (CN0009365379) il 4,7%, China Life (CN0003580601) il 10% e Air China (CNE1000001S0) il 10%.
L’S&P/ASX 200 ha perso a Sydney il 7,1% a 5.186,80 punti. Per il principale indice di borsa australiano si è trattato della peggiore seduta dal momento del sul lancio nel 1992. Dall’inizio dell’anno l’S&P/ASX 200 si è già deprezzato del 18%, in questo modo sono andati in fumo tutti i guadagni messi a segno nel 2007. BHP Billiton (AU000000BHP4) ha perso il 6,9%, Rio Tinto (AU000000RIO1) l’11,6%, Woodside Petroleum (AU000000WPL2) il 10%, National Australia Bank (AU000000NAB4) il 6,5%, Macquarie (AU000000MBL3) l’11,4% e Woolworths (AU000000WOW2) il 6,1%.
Tra le altre borse asiatiche il Kospi a Seul ha chiuso in calo del 4,4% e il Taiwan Weighted a Taipei del 6,5%. Lo Straits Times a Singapore perde al momento il 5,1% e il Sensex a Bombay l’8,4%.
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