Lo Shanghai Composite ha guadagnato oggi il 9,3% a 3.583,03 punti. Era dall’ottobre del 2001 che il listino cinese non metteva a segno un tale rialzo in una sola seduta. Il Governo cinese ha deciso di tagliare l’imposta sulle operazioni di trading. La misura ha chiaramente l’obiettivo di stabilizzare la situazione sul mercato azionario domestico che ha sofferto sensibilmente negli ultimi mesi. Prima dei guadagni di questa settimana lo Shanghai Composite aveva perso dai suoi massimi assoluti raggiunti dello scorso ottobre circa il 50% del suo valore. Tra i titoli principali Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 7,9%, Ping An Insurance (CNE1000003X6) il 10%, PetroChina (CN0009365379) il 9,9%, Baoshan Iron & Steel (CNE0000015R4) il 10% e Air China (CNE1000001S0) il 10%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato l’1,6% a 25.680,78 punti. L’eccezionale rally della Borsa di Shanghai ha messo di buon umore anche gli investitori della città costiera. In spolvero il settore del trasporto marittimo. China Shipping Container Lines (CNE100000536) ha chiuso in rialzo del 7,2%, China Merchants Holdings (HK0144000764) del 7,8% e China Cosco Holdings (CNE1000002J7) del 9,4%. L’indice Baltic Dry che misura i costi di trasporto navale delle merci ha registrato ieri un balzo di quasi il 4% e raggiunto i suoi massimi livelli da inizio gennaio. Il forte aumento degli scambi degli ultimi giorni ha spinto Hong Kong Exchanges and Clearing (HK0388034859). Il titolo della società che gestisce la Borsa di Hong Kong ha guadagnato il 5,5% a HKD 160.
Gli altri principali listini della regione hanno chiuso in ribasso. L’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l’1,2%, il Kospi a Seul lo 0,1%, il Taiwan Weighted a Taipei lo 0,2% e lo Straits Times a Singapore lo 0,5%.
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