Tra le principali borse della regione Asia-Pacifico solo Sydney ha potuto chiudere oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso l’1,7% a 3.485,63 punti. Dopo il balzo di ieri Sinopec (CN0005789556) e PetroChina (CN0009365379) hanno perso rispettivamente lo 0,9% e il 2,2%. Il Governo cinese ha smentito di voler permettere alle imprese petrolchimiche di aumentare i prezzi per il carburante. Il rally del prezzo del petrolio ha affondato i titoli delle linee aeree. Air China (CNE1000001S0) ha perso il 4,4%, China Eastern Airlines (CN0009051771) il 4,1% e China Southern Airlines (CN0009084145) il 4,4%. Male anche il settore delle assicurazioni. China Pacific Insurance (CNE1000008M8) ha perso l’1,2%, China Life (CN0003580601) il 3,7% e Ping An Insurance (CNE1000003X6) il 3,4%. Le richieste di risarcimento legate ai gravi danni causati dal terremoto nella regione dello Sichuan dovrebbero pesare sui conti delle imprese assicurative cinesi. Bene controtendenza i titoli dei produttori di carbone. China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) ha guadagnato l’1,9%, Yanzhou Coal (CN0009131243) il 2,7% e China Coal Energy (CNE100000528) l’1,1%. Il mercato specula sul fatto che l’elevato prezzo del petrolio possa far aumentare la domanda di altre fonti di energia come il carbone.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha perso l’1,6% a 25.043,12 punti. Le vendite hanno colpito in particolar modo il settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso il 2,2%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) l’1,1%, Sino Land (HK0083000502) il 4% e Henderson Land (HK0012000102) l’1,6%. Dai verbali del FOMC si è appreso ieri che la Federal Reserve potrebbe aver terminato il ciclo dei suoi tagli d’interesse. Ciò vuol dire che anche nella città costiera il costo del denaro non dovrebbe calare ulteriormente. Ad un taglio dei tassi d’interesse negli USA ne segue d’abitudine uno anche ad Hong Kong. Dal 1983 il dollaro di Hong Kong è infatti formalmente legato a quello statunitense. Male anche Li & Fung (BMG5485F1445): -3,3% a HKD 29. La Fed ha tagliato le sue stime sulla crescita dell’economia statunitense per quest’anno. L’andamento degli affari di Li & Fung è fortemente legato al consumo negli USA. Li Fung è infatti, tra l’altro, un importante fornitore di Wal-Mart (US9311421039).
L’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,1% a 5.826,90 punti. Il listino australiano è stato sostenuto dalla positiva performance dei minerari e dei petroliferi. Nel settore minerario BHP Billiton (AU000000BHP4) ha chiuso in rialzo dell’1,8%, Rio Tinto (AU000000RIO1) dello 0,6% e Newcrest Mining (AU000000NCM7) del 2,4%. Tra i petroliferi Woodside Petroleum (AU000000WPL2) ha guadagnato il 3,7% e Santos (AU000000STO6) il 4%.
Tra altri listini della regione il Taiwan Weighted a Taipei ha perso lo 0,1%, il Kospi a Seul lo 0,7% e lo Straits Times a Singapore l’1,1%.
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