Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,4% a 3.473,09 punti. Il calo dei prezzi dei principali metalli ha pesato sui minerari. Zijin Mining (CNE100000502) ha perso il 4,8%, Jiangxi Copper (CN0009070615) il 4,1% e Zhuzhou Smelter Group (CNE000001KZ0) il 3,1%. Male anche il settore della siderurgia. I prezzi dei coils di acciaio laminato a caldo hanno registrato questa settimana un calo in Cina. Baoshan Iron & Steel (CN0005910731) ha perso lo 0,9%, Wuhan Iron & Steel (CNE000000ZZ0) il 3,6% e Maanshan Iron & Steel (CNE1000003R8) il 4,2%. Nel settore delle telecomunicazioni il titolo di China United Telecommunications (CNE000001CS2) è stato sospeso dalle contrattazioni, in attesa di un “importante comunicato”, quando guadagnava più del 5%. Secondo delle voci di stampa l’annuncio potrebbe riguardare il tanto atteso processo di riorganizzazione del settore cinese delle telecomunicazioni. Sinopec (CN0005789556) e PetroChina (CN0009365379) hanno beneficiato del calo del prezzo del petrolio ed hanno guadagnato rispettivamente il 3% e l’1,1%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha perso l’1,3% a 24.714,07 punti. Il ritracciamento del prezzo del petrolio ha pesato su CNOOC (HK0883013259): -6,6% a HKD 14,76. China Mobile (HK0941009539) ha chiuso in calo del 3,8% a HKD 125,10. Il mercato teme che il processo di riorganizzazione del settore cinese delle telecomunicazioni, che sembra essere ormai imminente, possa far aumentare la concorrenza per il colosso della telefonia mobile. China Unicom (HK0762009410), China Telecom (CN0007867483) e China Netcom (HK0906028292) sono stati sospesi dalle contrattazioni quando registravano dei forti rialzi.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l’1%, il Kospi a Seul lo 0,4%, il Taiwan Weighted a Taipei l’1,9% e lo Straits Times a Singapore l’1,2%.
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