Dopo una seduta di pausa la Borsa di Tokyo è tornata oggi a soffrire. Il Nikkei ha perso il 2,5% a 13.033,10 punti ed il Topix il 2,2% a 1.283,51 punti. Il Nikkei ha chiuso in questo modo tredici delle ultime quattordici sedute in calo. I bancari, che ieri avevano registrato una ripresa, hanno guidato la lista dei ribassi. Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso il 3,4%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 3,7% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 4,1%. Il settore finanziario statunitense è andato ieri a picco a Wall Street. Secondo Lehman Brothers Fannie Mae (US3135861090) e Freddie Mac (US3134003017), le due maggiori società di finanziamento di ipoteche degli Stati Uniti, potrebbero aver bisogno di raccogliere nuovo capitale per ben $75 miliardi (per ulteriori dettagli clicca qui). Secondo Citigroup, inoltre, Merrill Lynch (US5901881087) annuncerà per il secondo trimestre nuove svalutazioni per $6,0 miliardi. I nuovi timori relativi alla crisi del mercato del credito hanno pesato anche sul settore immobiliare. Mitsui Fudosan (JP3893200000) ha chiuso in calo del 3%, Mitsubishi Estate (JP3899600005) del 2,5% e Sumitomo Realty & Development (JP3409000001) del 6,2%.
Il forte calo del prezzo del petrolio ha affondato i petroliferi ed i titoli delle grandi holdings commerciali. Nel settore petrolifero Nippon Oil (JP3679700009) ha perso l’1,8%, Cosmo Oil (JP3298600002) il 4,5% ed Inpex (JP3294430008) il 5,2%. Tra i titoli delle grandi holdings commerciali Mitsui & Co. (JP3893600001) ha chiuso in ribasso del 4,4%, Mitsubishi Corp. (JP3898400001) del 3% e Itochu (JP3143600009) del 4,5%. Le quotazioni dell’oro nero sono scese ieri a New York di quasi $4 al barile. Tra i pochi titoli del listino giapponese che hanno chiuso in rialzo c’è stato Mazda Motor (JP3868400007): +3% a ¥577. Il titolo del costruttore di automobili ha beneficiato della debolezza dello yen rispetto all’euro.
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