La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,9% a 2.304,89 punti. I volumi di scambio sono stati piuttosto bassi. Ancora male i bancari. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso il 2,1%, China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) il 3,2% e Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) il 3%. Gli investitori temono che il rallentamento dell’economia cinese possa pesare sui profitti degli istituti di credito. Il PMI (Purchasing Managers’ Index), l’indice che misura l’andamento del settore manifatturiero, è calato lo scorso mese in Cina, rispetto a luglio, da 53,3 a 49,2 punti. Il forte calo del prezzo del petrolio ha spinto i titoli delle linee aeree. Air China (CNE1000001S0) ha guadagnato il 2%, China Eastern Airlines (CN0009051771) l’1,4% e China Southern Airlines (CN0009084145) il 2,6%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato lo 0,7% a 21.042,46 punti. Dopo la debole performance delle scorse sedute China Mobile (HK0941009539) ha chiuso in rialzo dell’1,4%. Secondo delle voci di stampa il colosso delle telecomunicazioni si troverebbe in trattative avanzate con Apple (US0378331005) riguardo la vendita dell’iPhone in Cina. In ripresa anche Esprit (BMG3122U1457): +3,6% a HKD 63,35. Il titolo della catena d’abbigliamento casual aveva perso ieri il 6%. Sinopec (CN0005789556) ha beneficiato del calo del prezzo del petrolio ed ha chiuso in rialzo del 3,2%. CNOOC (HK0883013259), il maggiore produttore cinese di petrolio offshore, è crollato invece del 5,2%.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,1%, il Kospi a Seul lo 0,5% ed il Taiwan Weighted a Taipei l’1,7%. Lo Straits Times a Singapore ha chiuso in rialzo dell’1,7% a 2.758,94 punti.
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