Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico aperte oggi hanno chiuso in ribasso.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha perso il 4,3% a 17.880,68 punti. Era da circa due anni che il listino della città costiera cinese non scendeva a tali livelli. Le notizie negative arrivate dal settore bancario europeo e l’incertezza relativa al piano anti-crisi degli USA hanno fatto andare a picco i bancari. HSBC (GB0005405286) ha perso l’1,7%, Bank of East Asia (HK0023000190) il 5,2%, Bank of Communications (CN000A0ERWC7) il 7%, Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) il 4,9%, Bank of China (CNE1000001Z5) il 4,2%. Ping An Insurance (CNE1000003X6) ha chiuso in calo del 10,5%. I paesi del Benelux hanno parzialmente nazionalizzato Fortis (BE0003801181) per salvarlo dal collasso. La seconda impresa cinese delle assicurazioni è il principale azionista di Fortis. Seduta da dimenticare anche per i titoli del settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso il 5,1%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 7%, Sino Land (HK0083000502) il 7,8% e Henderson Land (HK0012000102) il 4,1%. HSBC ha alzato a partire da oggi di 50 punti base i suoi tassi ipotecari, altre banche seguiranno probabilmente il suo esempio. BYD (CNE100000296) ha guadagnato il 41,7%. MidAmerican Energy, il gigante delle utilities controllato da Berkshire Hathaway (US0846701086), la holding del leggendario finanziere Warren Buffett, ha acquistato circa il 10% del primo produttore cinese di batterie ricaricabili.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso il 2%, il Kospi a Seul l’1,4% e lo Straits Times a Singapore il 2,1%. Le borse di Shanghai e Taipei sono state chiuse per festa.
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