La Borsa di Tokyo è andata oggi a picco. Il Nikkei ha perso l’11,4% a 8.458,45 punti ed il Topix il 9,5% a 864,52 punti. Era dal crack dell’ottobre del 1987 che il Nikkei non registrava tali perdite in una sola seduta. Sul sentiment degli investitori hanno pesato le notizie negative arrivate ieri dal fronte macroeconomico a Wall Street. Le vendite al dettaglio (Retail Sales) sono calate lo scorso mese negli USA di gran lunga più del previsto. Il NY Empire State Index è crollato inoltre questo mese a dei minimi storici (per ulteriori dettagli clicca qui). I due dati hanno segnalato che gli Stati Uniti, il principale partner commerciale del Giappone, potrebbero già trovarsi in un periodo di recessione. Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso il 9,3%, Honda (JP3854600008) il 10,2%, Canon (JP3242800005) il 12,2%, Panasonic (JP3866800000) il 9% e Sony (JP3435000009) il 12,9%.
Nel settore della siderurgia Nippon Steel (JP3381000003) ha chiuso in calo del 9,4%, JFE Holdings (JP3386030005) del 15,1% e Kobe Steel (JP3289800009) del 9,4%. Secondo UBS la produzione giapponese d’acciaio grezzo potrebbe registrare a causa del calo della domanda domestica e a livello globale la prima vera correzione dal 1998.
Il forte calo del prezzo del petrolio ha affondato i petroliferi ed i titoli delle grandi holdings commerciali. Nel settore petrolifero Nippon Oil (JP3679700009) ha perso il 16%, Cosmo Oil (JP3298600002) l’8,5% e Inpex (JP3294430008) il 14,2%. Tra i titoli delle grandi holdings commerciali Mitsui & Co. (JP3893600001) ha chiuso in calo del 17%, Mitsubishi Corp. (JP3898400001) del 15,2%, Sumitomo Corp. (JP3404600003) dell’11,8% e Itochu (JP3143600009) del 17,5%. Il prezzo dell’oro nero ha chiuso ieri a New York in calo di più del 5%.
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