Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso anche oggi in forte ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l’1,1% a 1.970,06 punti. Il forte calo dei prezzi dei principali metalli ha pesato sui minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso l’1,3%, Jiangxi Copper (CN0009070615) il 3,1% e Zijin Mining (CNE100000502) l’1,2%. China Railway Group (CNE1000007Z2) ha chiuso in ribasso del 5,9%. La terza impresa al mondo del settore delle costruzioni ha annunciato di aver registrato delle forti perdite sul mercato valutario. Bene il settore immobiliare. China Vanke (CN0008879206) ha chiuso rialzo del 4,4% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del 6,4%. Il Governo cinese ha annunciato una serie di misure, tra cui la cancellazione della tassa di bollo per la compravendita da parte dei privati, volte a far aumentare le transazioni immobiliari. Il calo del prezzo del petrolio ha spinto i titoli delle linee aeree. Air China (CNE1000001S0) ha guadagnato lo 0,4% e China Eastern Airlines (CN0009051771) il 6,1%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha perso il 3,6% a 13.760,49 punti. I timori relativi alle prospettive dell’economia mondiale hanno penalizzato gli esportatori. Esprit (BMG3122U1457) ha perso il 4,1%, Yue Yuen (BMG988031446) l’1,9%, Foxconn (KYG365501041) il 4,8% e Li & Fung (BMG5485F1445) il 12,3%. Ancora male i petroliferi. CNOOC (HK0883013259) ha chiuso in calo dell’8,1% e PetroChina (CN0009365379) del 5,1%. Le quotazioni dell’oro nero sono andate ieri a New York di nuovo a picco. Dopo il massacro delle scorse sedute CITIC Pacific (HK0267001375) ha guadagnato l’1,8% ed è stato uno dei pochi titoli dell’Hang Seng a chiudere in rialzo.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso il 4,4%, il Kospi a Seul il 7,5%, il Taiwan Weighted a Taipei il 2,7% e lo Straits Times a Singapore il 4,1%.
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