Eccetto Sydney tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Dopo otto sedute negative di fila lo Shanghai Composite ha guadagnato il 3,3% a 1.880,71 punti. L’aumento dei prezzi dei principali metalli ha spinto i minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato il 6,3%, Jiangxi Copper (CN0009070615) il 9,5% e Jilin Jien Nickel Industry (CNE000001FV9) il 10%. Tra i produttori d’acciaio Baoshan Iron & Steel (CN0005910731) ha guadagnato il 7,5% e Wuhan Iron & Steel (CNE000000ZZ0) il 10%. La maggior parte dei titoli del settore finanziario ha registrato una ripresa. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha chiuso in rialzo dell’1,7%, Minsheng Banking Corp. (CN0005910772) dell’1,5% e Ping An Insurance (CNE1000003X6) dell’8,5%. Nel settore delle telecomunicazioni Datang Telecom (CNE000000X87) ha guadagnato il 5%, ZTE Corp. (CNE000000TK5) il 2,5% e China United Telecommunications (CNE000001CS2) l’1,6%. Lo scorso 31 dicembre il Consiglio di Stato cinese ha approvato il rilascio delle licenze per i servizi di telefonia mobile di terza generazione.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato il 3,5% a 15.563,31 punti. In gran spolvero Foxconn (KYG365501041): +25,4 a HKD 3,80. Il primo produttore al mondo di cellulari su contratto dovrebbe beneficiare sensibilmente del lancio dei servizi di telefonia mobile di terza generazione in Cina (vedi sopra). Molto bene anche i petroliferi. CNOOC (HK0883013259) ha guadagnato il 7,9% e PetroChina (CN0009365379) il 6,9%. A causa dei timori legati all’offensiva israeliana a Gaza il prezzo del petrolio ha guadagnato la scorsa settimana circa il 23%.
Tra gli altri listini della regione il Kospi a Seul ha guadagnato l’1,4%, il Taiwan Weighted a Taipei il 2,3% e lo Straits Times a Singapore il 5,2%. L’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,7%.
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