Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato il 3,5% a 1.928,87 punti. I bancari hanno registrato una forte ripresa. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 2,6%, Bank of China (CNE1000001Z5) il 2,4%, Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) l’8,1%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 3% e Bank of Nanjing (CNE100000627) il 5,4%. La People’s Bank of China ha comunicato che a dicembre l’aggregato monetario intermedio (M2) è aumentato del 17,8%. Bank of Nanjing ha annunciato inoltre che il suo utile netto dovrebbe essere aumentato lo scorso anno di circa il 70%. Molto bene anche i minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato il 3,3%, Tongling Nonferrous Metals (CNE000000529) il 4,5%, Jiangxi Copper (CN0009070615) il 5,7% e Shenzhen Zhongjin Lingnan Nonfemet (CNE000000FS7) l’8,9%. Il prezzo del rame ha guadagnato ieri al NYMEX quasi il 4%. Il Governo cinese potrebbe inoltre acquistare 100.000 tonnellate metriche di zinco per sostenere il settore che è stato colpito dal forte calo dei prezzi.
Dopo sei sedute negative di fila l’Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato lo 0,3% a 13.704,61 punti. La maggior parte dei titoli principali del listino della città costiera ha registrato una ripresa. China Life (CN0003580601) ha guadagnato il 2,5%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) l’1,4%, China Mobile (HK0941009539) lo 0,8% e PetroChina (CN0009365379) il 2%. HSBC (GB0005405286) ha chiuso in calo del 4,1%. Secondo Morgan Stanley il colosso finanziario anglo-cinese potrebbe aver bisogno di raccogliere nuovo capitale per $20-30 miliardi.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,9%, Kospi a Seul l’1,3% e lo Straits Times a Singapore lo 0,2%. Il Taiwan Weighted a Taipei ha perso lo 0,2%.
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