La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte ribasso. Il Nikkei ha perso il 3,1% a 7.994,05 punti ed il Topix il 3% a 794,03 punti. La recessione si sta inasprendo anche nel Paese del Sol Levante. Il Ministero del Commercio ha comunicato che la produzione industriale è calata lo scorso mese del 9,6%. Si è trattato della più forte flessione da quando Tokyo iniziò ad elaborare questa statistica nel 1953.
Il tasso di disoccupazione è salito inoltre a dicembre rispetto a novembre dal 3,9% al 4,4%. Si è trattato del maggiore incremento da più di 40 anni. Anche le notizie arrivate dal fronte societario hanno segnalato che le condizioni macroeconomiche in Giappone stanno velocemente deteriorando. Toshiba (JP3592200004) è crollato del 17,4%. Il conglomerato ha annunciato di attendersi per il corrente esercizio perdite di ¥280 miliardi. In precedenza Toshiba aveva previsto un utile di ¥70 miliardi. Nintendo (JP3756600007) ha chiuso in calo del 12,5%.
Anche il gigante dei videogiochi ha lanciato un profit warning per il corrente esercizio. Nippon Sheet Glass (JP3686800008) ha perso il 14,2%. Il leader mondiale nella produzione di componenti in vetro di edifici e automobili si attende per la prima volta dopo sei anni delle perdite per l’intero esercizio. Nippon Sheet Glass ha annunciato inoltre che taglierà il 15% del suo organico. Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines (JP3362700001) ha perso il 12,2%, Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) il 13% e Nippon Yusen (JP3753000003) il 15,9%. Le tre compagnie hanno ridotto le loro stime per l’intero esercizio dopo che il Baltic Dry, l’indice che misura i costi del trasporto navale delle merci, ha registrato una flessione record lo scorso trimestre. Toyota (JP3633400001) ha perso il 4,1%.
Secondo quanto riporta il quotidiano finanziario “Nikkei” le perdite operative del colosso dell’automobile potrebbe salire nel corrente anno fiscale a ¥400 miliardi.
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