La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,2% a 2.260,82 punti. Il crollo di Wall Street di ieri ha fatto scattare delle prese di beneficio sulla piazza finanziaria cinese. Tra i minerari Jiangxi Copper (CN0009070615) ha perso il 2,5% e Yunnan Tin (CNE0000011D3) il 4,9%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in ribasso dell’1,7% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del 3,3%. In gran spolvero i titoli dei produttori di cemento. Hebei Taihang Cement (CNE000001C73) e Fujian Cement (CNE000000CQ8) hanno guadagnato entrambi il 10%. Il settore cementiero dovrebbe beneficiare notevolmente del piano di incentivi per l’economia annunciato dal Governo cinese. Nel settore delle utilities Huaneng Power International (CN0009115410) ha guadagnato il 5%. Il produttore di energia elettrica ha ricevuto il nulla osta per costruire una nuova centrale nella provincia del Liaoning.
Dopo cinque sedute positive di fila l’Hang Seng ad Hong Kong ha perso il 2,5% a 13.539,21 punti. Le notevoli perdite registrate ieri dal settore finanziario a Wall Street hanno pesato sui bancari. HSBC (GB0005405286) ha perso il 4,8%, Hang Seng Bank (HK0011000095) l’1,5%, Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) il 3% e Bank of China (CNE1000001Z5) il 3,2%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha chiuso in calo del 3% e CNOOC (HK0883013259) del 2,9%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York il 5%.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,4% e il Kospi a Seul lo 0,7%. Il Taiwan Weighted a Taipei e lo Straits Times a Singapore hanno guadagnato entrambi l’1,1%.
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