Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso il 4,6% a 2.200,65 punti. Il listino cinese non ha potuto sottrarsi al forte clima negativo sulle principali borse internazionali. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso il 3,9%, Bank of China (CNE1000001Z5) il 4,2%, Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) il 6,5% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 4,9%. Nel settore del brokeraggio Citic Securities (CNE000001DB6) ha perso il 9,8% e Haitong Securities (CNE000000CK1) il 10%. Nel settore della siderurgia Baoshan Iron & Steel (CN0005910731) ha chiuso in calo del 5,6%, Angang Steel (CN0009082362) del 5,5% e Liuzhou Iron & Steel (CNE000001R68) del 5,6%. L’associazione settoriale China Iron and Steel Association si attende per quest’anno un ulteriore declino delle esportazioni cinesi d’acciaio. Gli investitori si sono rifugiati anche oggi nei titoli dei produttori d’oro. Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) ha guadagnato il 4,5% e e Zhongjin Gold (CNE000001FM8) il 5,1%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 2,9% a 12.798,52 punti. La debole performance del settore finanziario a Wall Street ha pesato sui bancari. HSBC (GB0005405286) ha perso il 3%, Hang Seng Bank (HK0011000095) il 2,3%, Bank of East Asia (HK0023000190) il 3,4% e Bank of Communications (CN000A0ERWC7) il 3%. La debolezza del prezzo del petrolio ha penalizzato i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso il 3,7%, Sinopec (CN0005789556) il 3,2% e CNOOC (HK0883013259) il 3,4%.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,6%, il Taiwan Weighted a Taipei l’1,1%, il Kospi a Seul il 3,5% e lo Straits Times a Singapore l’1%.
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