La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso il 3,4% a 2.118,75 punti. Seduta molto negativa per i titoli dei produttori di cemento. Fujian Cement (CNE000000CQ8) ha perso l’8,1% e Hebei Taihang Cement (CNE000001C73) il 6,9%. Anche durante il fine settimana il Governo cinese non ha annunciato dei nuovi stimoli per l’economia. Il calo dei prezzi dei principali metalli ha pesato sui minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il 3,9%, Jiangxi Copper (CN0009070615) l’8,2% e Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) il 7,5%. Ancora male i bancari. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso il 2,6%, Bank of China (CNE1000001Z5) il 5%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 2,8% e Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) il 4,6%. Bene controtendenza Poly Real Estate (CN000A0KE8T0): +0,4% a CNY 20,47. La seconda impresa cinese del settore immobiliare ha annunciato che le sue vendite sono quasi triplicate a febbraio da anno ad anno.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 4,8% a 11.344,58 punti. HSBC (GB0005405286) è crollato del 24,1%. Durante il fine settimana si è appreso che il Governo britannico prenderà il controllo di Lloyds Banking Group (GB0008706128). La notizia ha aumentato i timori del mercato relativi agli assets tossici nel bilancio di HSBC. Foxconn (KYG365501041) ha chiuso in calo del 14,8%. Il primo produttore al mondo di cellulari su contratto ha pubblicato dei dati di bilancio per il 2008 al di sotto delle attese del mercato.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney e il Kospi a Seul hanno guadagnato rispettivamente lo 0,3% e l’1,6%. Il Taiwan Weighted a Taipei ha perso lo 0,6% e lo Straits Times a Singapore il 3,7%.
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