Tra le principali borse della regione Asia-Pacifico solo Shanghai ha potuto chiudere oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l’1,7% a 2.789,55 punti. Durante il fine settimana il Premier Wen Jiabao ha dichiarato che la Cina continuerà a seguire una politica fiscale proattiva per sostenere l’economia. Shenzhen Development Bank (CNE000000040) ha chiuso in rialzo del 10%. Ping An Insurance (CNE1000003X6), la seconda impresa cinese delle assicurazioni, ha comunicato che aumenterà la sua partecipazione in Shenzhen Development Bank dal 5% al 30%. La notizia ha messo le ali all’intero settore bancario. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 5,3%, Bank of China (CN000A0J3PX9) il 4,8%, China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) il 7,6% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) l’8,1%. Tra minerari sono scattate, a causa del calo dei prezzi delle commodities, delle prese di beneficio. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso l’1,6% e China Shenhua Energy (CN000A0ERK49), il primo produttore cinese di carbone, lo 0,3%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 2,1% a 18.498,96 punti. Nel settore immobiliare Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso il 2,5%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 2%, Sino Land (HK0083000502) il 3,9% e Henderson Land (HK0012000102) il 2,1%. Secondo alcuni operatori dopo il loro recente rally i titoli immobiliari della città costiera sembrerebbero essere sopravvalutati. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso il 3,3%, Sinopec (CN0005789556) il 3,1% e CNOOC (HK0883013259) il 3,3%. Il prezzo dell’oro ha perso venerdì scorso a New York il 2,2%,
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,8%, il Kospi a Seul l’1,1%, il Taiwan Weighted a Taipei il 3,5% e lo Straits Times a Singapore il 2,6%.
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