Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso il 3,5% a 3.223,53 punti. L’organo che vigila sul settore bancario cinese ha avvertito gli istituti di credito di attenersi rigorosamente alle direttive sui requisiti patrimoniali altrimenti dovranno affrontare delle sanzioni. Il monito ha fatto riaumentare i timori del mercato sui rischi del settore finanziario cinese che ha registrato negli ultimi mesi un boom dell’attività di concessione di prestiti. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso il 2,7%, Bank of China (CN000A0J3PX9) il 2,3%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 2,9% e Bank of Communications (CN000A0ERWC7) il 3,1%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in calo del 2%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) dell’1,2% e Gemdale (CNE000001790) del 2%. Tra i titoli dei produttori di materie prime sono scattate delle prese di beneficio. Yunnan Copper (CNE000000W13) ha perso il 4,1%, Zhongjin Gold (CNE000001FM8) l’1,9% e PetroChina (CN0009365379) il 3%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell’1,5% a 22.423,14 punti. I bancari hanno guidato anche ad Hong Kong la lista dei ribassi. Bank of China, che ha annunciato di star studiando delle opzioni per raccogliere del nuovo capitale, ha perso il 4%. Tra gli altri titoli del settore HSBC (GB0005405286) ha chiuso in calo dello 0,6%, China Construction Bank del 3,4% e Bank of Communications del 2,5%.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,7%, il Kospi a Seul lo 0,8% e lo Straits Times a Singapore lo 0,6%. Il Taiex a Taipei ha guadagnato lo 0,4%.
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