Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso anche oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l’1,1% a 3.269,75 punti. La lista dei rialzi è stata guidata dai minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato il 6,3%, Jiangxi Copper (CN0009070615) il 3,9%, Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) l’8,2% e Zijin Mining (CNE100000502) il 5,5%. Il prezzo dell’oro ha sfondato anche quota $1.200 all’oncia. Il prezzo del rame è salito oggi a Shanghai ai suoi più alti livelli dall’8 settembre del 2008. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato l’1,3%, Bank of China (CN000A0J3PX9) lo 0,7% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,8%. Secondo delle voci di stampa il fondo d’investimento statale Huijin Investment potrebbe rinunciare ai dividendi delle quattro principali banche cinesi per rafforzare la loro situazione patrimoniale. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato il 2,2%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 2,8% e Gemdale (CNE000001790) il 3,1%. Secondo la rivista finanziaria “Caijing” il Governo cinese avrebbe l’intenzione di continuare a sostenere lo sviluppo del mercato immobiliare domestico.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 22.289,57 punti. Il mercato azionario della città costiera ha beneficiato della solida performance registrata ieri da Wall Street. Tra i titoli dell’Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha chiuso in rialzo dell’1%, China Mobile (HK0941009539) dell’1,1%, Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) dell’1,3% e PetroChina (CN0009365379) dell’1,4%.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,9%, il Kospi a Seul l’1,4%, il Taiex a Taipei lo 0,4% e lo Straits Times a Singapore lo 0,9%.
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