Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,2% a 3.247,32 punti. La produzione industriale è cresciuta lo scorso mese in Cina del 19,2%. I prezzi al consumo sono aumentati inoltre dello 0,6%. Si è trattato del primo incremento degli ultimi dieci mesi. Il mercato teme ora che il Governo cinese possa ridurre i suoi stimoli a sostegno dell’economia. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42), Bank of China (CN000A0J3PX9) e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) hanno tutti perso lo 0,2%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha perso l’1%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) l’1% e Gemdale (CNE000001790) lo 0,8%. Baoshan Iron & Steel (CNE0000015R4) ha guadagnato lo 0,6%. L’impresa madre del primo produttore cinese d’acciaio ha annunciato un aumento dei prezzi di alcuni suoi prodotti per gennaio.
Dopo cinque sedute negative di fila l’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,9% a 21,902.11 punti. Cheung Kong Holdings (HK0001000014) ha guadagnato il 2%. Il miliardario Li Ka-shing ha aumentato la sua partecipazione nella seconda impresa immobiliare di Hong Kong al 41,22%. Tra gli altri titoli del settore Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato il 2,5%, Sino Land (HK0083000502) l’1,2% e Henderson Land (HK0012000102) l’1,3%. Gli esportatori hanno beneficiato dell’aumento della fiducia del mercato nella ripresa dell’economia statunitense. Esprit (BMG3122U1457) ha guadagnato il 2,7%, Li & Fung (BMG5485F1445) lo 0,5% e Foxconn (KYG365501041) il 2,1%.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,6%, lo Straits Times a Singapore lo 0,7%, il Taiex a Taipei l’1,5% e il Kospi a Seul lo 0,3%.
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