
Dopo il rally di ieri lo Shanghai Composite ha guadagnato un ulteriore 0,6%.
Eccetto Shanghai tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Dopo il rally di ieri lo Shanghai Composite ha guadagnato un ulteriore 0,6% a 2.325,68 punti. Era dallo scorso 1 giugno che l'indice cinese non chiudeva a tali livelli. A spingere gli acquisti è stata anche oggi la speculazione su un'ulteriore apertura dei mercati finanziari cinesi agli investitori esteri. Guo Shuqing, il presidente della Consob cinese, ha dichiarato che la Cina potrebbe alzare significativamente il tetto massimo consentito dai programmi RQFII (Renminbi Qualified Foreign Institutional Investors) e QFII (Qualified Foreign Institutional Investors). I minerari hanno beneficiato dell'aumento dei prezzi dei metalli. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato lo 0,6%, Zhongjin Gold (CNE000001FM8) l'1,8% e Zijin Mining (CNE100000502) lo 0,8%.
Shanghai Electric Power (CNE100000437) ha chiuso in rialzo del 4,1%. Il produttore di energia elettrica ha comunicato che il suo utile è aumentato probabilmente nel 2012 dell'80%.
Tra gli altri indici della regione l'Hang Seng ad Hong Kong ha perso lo lo 0,1%, l'S&P/ASX 200 a Sydney lo 0,1%, il Kospi a Seul l'1,2%, il Taiex a Taipei lo 0,8% e il FTSE Straits Times a Singapore lo 0,3%.
