HSBC ha comunicato oggi che in base alle sue stime preliminari l’indice PMI per la Cina è salito a settembre, rispetto ad agosto, da 50,2 a 50,5 punti. Gli economisti avevano previsto un calo a 50 punti.
Ricordiamo che un valore superiore a questa soglia segnala una crescita dell’attività manifatturiera mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Il sottoindice relativo ai nuovi ordini, un indicatore della futura domanda, è salito da 51,3 a 52,3 punti. Il sottoindice relativo all’occupazione è invece sceso a 46,9 punti, si tratta del più basso livello dal febbraio del 2009. Il sottoindice relativo alla produzione è rimasto invariato a 51,8 punti.
“L’attività economica in settore manifatturiero ha mostrato segni di stabilizzazione a settembre”, ha indicato Qu Hongbin, capoeconomista di HSBC per la Cina. “Tuttavia – ha aggiunto – i dati continuano a segnalare una modesta espansione. La crisi del mercato immobiliare resta il maggiore rischio al ribasso per la crescita. Continuiamo ad attenderci un ulteriore allentamento monetario per sostenere la crescita”.