L’economia del Giappone è caduta in una recessione più grave di quanto ritenuto sino ad ora. L’Ufficio di Gabinetto ha rivisto oggi la stima sul PIL nel terzo trimestre da -1,6% a -1,9%. Gli economisti avevano previsto una revisione a -0,5%. Nel secondo trimestre l’economia giapponese era calata del 7,3%.
Gli economisti parlano di “recessione tecnica” quando l’attività economica di un Paese si contrae per due trimestri consecutivi.
A pesare sull’economia del Paese del Sol Levante è stato l’aumento dell’IVA deciso dal premier Shinzo Abe. L’inatteso peggioramento delle condizioni dell’economia hanno spinto il leader del partito Liberaldemocratico nipponico a rinviare un ultereriore incremento dell’imposta di 18 mesi e a convocare nuove elezioni per il prossimo 14 dicembre. Abe punta ad ottenere dalle urne sostegno per la sua “Abenomics“, il pacchetto di misure volto a far uscire il Giappone dalla deflazione.
Su base sequenziale il PIL del giapponese è calato lo scorso trimestre dello 0,5%. La lettura preliminare aveva indicato un calo dello 0,4%. Gli esperti avevano previsto una revisione a -0,1%.
Le spese in conto capitale sono scese dello 0,4%, contro il -0,2% previsto precedentemente. Il consumo privato è cresciuto nel terzo trimestre su base sequenziale dello 0,4%. Il dato è conforme alla stima preliminare.