Il governo giapponese ha varato un nuovo pacchetto di stimoli per l’economia da 3.500 miliardi di yen (circa €24 miliardi). L’obiettivo è di far uscire il Paese del Sol Levante dalla recessione in cui è caduto dopo l’aumento dell’IVA all’8%.
Il pacchetto favorirà soprattutto le regioni e le famiglie a basso reddito. Il premier Shinzo Abe, che ha stravinto due settimane fa le elezione anticipate, punta a dare al PIL una spinta dello 0,7%. Gli aiuti pubblici non saranno finanziati con nuove emissioni di titoli del debito pubblico, ma con l’aumento delle entrate fiscali e con i fondi inutilizzati nei budget anteriori.
Nel dettaglio, 1.200 miliardi di yen saranno impiegati per sostenere le piccole e medie imprese e per stimolare la spesa privata. Le famiglie a basso reddito riceveranno buoni d’acquisto per beni di prima necessità e carburanti. Altri 600 miliardi di yen saranno destinati al rilancio delle economie regionali. I restanti 1.700 miliardi di yen saranno spesi per la prevenzione delle catastrofi e per la ricostruzione delle regioni del nord-est del Giappone, devastate dal terremoto e dallo tsunami del marzo 2011.
Tokyo vuole inoltre rilanciare il mercato della locazione di immobili abbassando il tasso d’interesse proposto da un’agenzia governativa di credito immobiliare.