Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato il 2,2% a 3.234,68 punti. Era dal gennaio del 2010 che l’indice non chiudeva a tali livelli. Durante l’intero 2014 lo Shanghai Composite è salito del 52,9%. A sostenere il mercato sono stati il collegamento con la Borsa di Hong Kong e gli stimoli monetari. A novembre la Banca Popolare Cinese ha tagliato i suoi tassi d’interesse per la prima volta dal luglio del 2012.
HSBC ha confermato oggi che il suo indice PMI relativo al settore manifatturiero della Cina è sceso a dicembre al di sotto di 50 punti. La notizia ha rafforzato l’aspettativa che Pechino agirà ancora per rilanciare la crescita economica. I settori bancario ed immobiliare hanno guidato la lista dei rialzi. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 3,4%, Agricultural Bank of China (CNE100000Q43) il 4,8% e Bank of China (CN000A0J3PX9) il 3,4%. Tra i titoli dei gruppi immobiliari China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato il 10%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 10% e Gemdale (CNE000001790) il 10%.
China CSR (CNE100000BG0) e China CNR (CNE100000JN9) hanno guadagnato il 10%. I due maggiori costruttori di treni della Cina hanno annunciato lo loro fusione in una nuova compagnia che prenderà il nome di CRRC Corporation.
Tra gli altri principali indici della regione Asia-Pacifico l’Hang Seng a Hong Kong ha guadagnato lo 0,4% e il Taiex a Taipei lo 0,4%. L’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,1%. Le borse di Seul e Singapore sono rimaste ferme.
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