Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi contrastate.
Lo Shanghai Composite ha perso il 7,7% a 3.116,35 punti. Per l’indice si è trattato del più forte ribasso dal giugno del 2008. Le autorità cinesi sono intervenute con decisione per frenare la speculazione sul mercato. Una dozzina di broker sono stati sanzionati per aver violato le regole sul margin trading. In particolare Citic Securities (CNE000001DB6) e Haitong Securities (CNE000000CK1), i due maggiori gruppi del settore, non potranno prestare denaro e azioni a nuovi clienti per tre mesi. Lo Shanghai Composite ha guadagnato negli ultimi 12 mesi circa il 70%. Il rally ha fatto aumentare i timori relativi ad una possibile bolla speculativa.
A pesare è stata inoltre la decisione delle autorità di vigilanza del settore bancario di inasprire le regole sui prestiti fiduciari, una forma di credito ombra. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso il 9,9%, Agricultural Bank of China (CNE100000Q43) il 9,9% e Bank of China (CN000A0J3PX9) il 10%. Tra gli assicurativi China Life (CN0003580601) e Ping An Insurance (CNE1000003X6) hanno perso il 10%.
Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206), Poly Real Estate (CN000A0KE8T0), Gemdale (CNE000001790) hanno chiuso in ribasso del 10%. I prezzi delle nuove case sono calati in Cina a dicembre su base annua del 4,3% contro il -3,6% del mese precedente.
Tra gli altri principali indici della regione Asia-Pacifico l’Hang Seng a Hong Kong ha perso l’1,5%. Il Kospi a Seul ha guadagnato lo 0,8%, il Taiex a Taipei lo 0,4% e l’S&P/ASX 200 a Sydney lo 0,2%.
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