La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Dopo sette sedute positive di fila lo Shanghai Composite ha perso il 6,5% a 4.620,27 punti. Gli investitori temono che le autorità cinesi possano intervenire per ridurre i rischi di una bolla. Secondo quanto scrive lo “Shanghai Securities News” i regolatori avrebbero di recente chiesto alle banche di inviare i dati relativi agli afflussi di denaro nel mercato azionario. “Bloomberg” riporta da parte sua che la Banca Popolare della Cina ha drenato decine di miliardi di liquidità dal sistema finanziario.
Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso il 5,9% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 5,1%. Il fondo d’investimento statale Central Huijin ha ridotto le sue quote nelle principali banche cinesi.
Nel settore del brokeraggio Citic Securities (CNE000001DB6) ha perso il 5,8% e Haitong Securities (CNE000000CK1) il 9,4%. Alcuni broker, tra cui Haitong Securities hanno ristretto le regole di accesso al margin trading.
Tra gli altri principali indici della regione Asia-Pacifico l’Hang Seng a Hong Kong ha perso il 2,2% e l’S&P/ASX 200 a Sydney lo 0,2%. Il Kospi a Seul e il Taiex a Taipei hanno perso lo 0,2%.
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