Eccetto Shanghai tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato il 2,5% a 3.520,67 punti. I dati pubblicati durante nel fine settimana hanno incrementato la speranza degli investitori che l’economia cinese si sia stabilizzano.
Nel settore industriale Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato il 3,4% e Zoomlion Heavy Industry Science and Technology (CNE000001527) il 2,7%. La produzione industriale è cresciuta in Cina a novembre del 6,2%. Gli economisti avevano previsto una crescita del 5,7%. Anche i dati relativi alle vendite al dettaglio e agli investimenti in capitale fisso nelle aree urbane hanno superato le attese.
Nel settore del brokeraggio Citic Securities (CNE000001DB6) ha guadagnato il 9% e Haitong Securities (CNE000000CK1) il 7,4%. BNP Paribas si attende che i broker beneficeranno significativamente della riforma delle Ipo annunciata dal governo cinese.
I titoli legati a Fosun International, hanno sofferto nonostante il suo presidente, il miliardario Guo Guangchang, sia oggi ricomparso dopo giorni di sparizione misteriosa. Shanghai Fosun Pharmaceutical (CNE000000X38) ha perso il 3,8%, Shanghai Yuyuan Tourist Mart (CNE000000594) il 2,4% e Shanghai Ganglian E-Commerce Holdings (CNE1000013Q9) il 6,4%. Guo, uno degli uomini più ricchi della Cina, era stato irreperibile per alcuni giorni, probabilmente a seguito della campagna anti-corruzione lanciata da Pechino.
Tra gli altri principali indici della regione Asia-Pacifico l’Hang Seng a Hong Kong ha perso lo 0,7%, l’S&P/ASX 200 a Sydney il 2%, il Taiex a Taipei lo 0,9% e il Kospi a Seul l’1,1%. Il FTSE Straits Times a Singapore scende al momento dell’1%.
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