La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,8% a 2.897,34 punti. Per il listino cinese si è trattato della quinta seduta positiva di fila.
La Cina fissato per il 2016 un obiettivo di crescita per il 2016 tra il 6,5% e il 7%, a fronte del 7% per il 2015, poi risultato in un +6,9%. Pechino ha annunciato che per sostenere l’economia incrementerà la spesa pubblica. Davanti al Congresso nazionale del popolo il premier Li Keqiang ha indicato durante il fine settimana che nel 2016 il deficit dovrebbe salire al 3% del PIL, in aumento rispetto al 2,3% del 2015 e ai massimi livelli da decenni.
Tra le compagnie legate alle infrastrutture China Railway Construction (CNE100000981) ha guadagnato l’1% e Citic Heavy Industries (CNE100001SX7) il 2,6%. La Commissione nazionale per le riforme e lo sviluppo ha annunciato un piano triennale di azione per potenziare le grandi infrastrutture nei trasporti.
Dopo le forti perdite di venerdì scorso i titoli high-tech hanno registrato una ripresa. Il ChiNext, l’indice che raggruppa le piccole e medie imprese innovative ad alta tecnologia, ha guadagnato il 2,5%.
Sui bancari sono scattate delle prese di beneficio. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,5% e Agricultural Bank of China (CNE100000Q43) lo 0,6%.
Tra gli altri principali indici della regione Asia-Pacifico l’Hang Seng a Hong Kong ha perso lo 0,1%. Il Taiex a Taipei ha guadagnato lo 0,2%, l’S&P/ASX 200 a Sydney l’1% e il Kospi a Seul l’1%. Il FTSE Straits Times a Singapore perde al momento lo 0,3%.
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